Economia

Mascherina in azienda: tre italiani su quattro la vogliono

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Mascherina in azienda: tre italiani su quattro la vogliono

Mentre crescono vertiginosamente i contagi da Covid nel nostro paese, gli italiani si mostrano favorevoli all’obbligo della mascherina da indossare ovunque sono l’80% del totale (il dato sale all’86% tra le donne).

Più favorevoli al Centro (85,6%) e al Sud (83,1%), meno al Nord-Ovest (78%) e al Nord-Est (71,6%). Così emerge dall’instant report Censis-Eudaimon «Lavorare durante e dopo il Covid-19: perché è importante il welfare aziendale», realizzato dal Censis in collaborazione con Eudaimon.

Mascherina in azienda, come cambia il lavoro

Dal report emerge che ben tre lavoratori su quattro vogliono mascherine obbligatorie ovunque, anche in azienda, pena un’ammenda per i contravventori. Più favorevoli sono i dirigenti (84,2%) e i laureati (80,7%).

L’emergenza sanitaria in ogni caso ha cambiato il lavoro: lo pensa quasi la metà degli occupati (il 45,9%), in particolare i millennial (57,3%) e gli operai (52%). Secondo il 44,3% sono aumentati la fatica e lo stress.
L’autonomia negli impegni e negli orari di lavoro è rimasta però la stessa secondo la maggioranza (63,7%), mentre è peggiorata solo per il 18,2% (al contrario, è aumentata per il 18%).
Ma per il 25,3% degli occupati adesso è più complicato conciliare lavoro, famiglia e tempo libero (per il 54,6% la conciliazione è rimasta complicata come prima, solo per il 20,1% è migliorata).

Il 24,4% degli occupati, continua il report, ha sperimentato forme di lavoro da remoto: il 34,8% tra i dirigenti, il 27,2% tra gli impiegati, solo l’11,3% tra gli operai.

Per il 44% di chi lavora a distanza inoltre è migliorata la gestione dei figli: una percentuale che crolla al 15,1% tra chi non lavora da remoto. Rispetto al periodo pre-Covid, per il 24% degli smart worker è migliorato in generale il proprio lavoro, ma la pensa così solo il 7,6% di chi non lavora da remoto.

Italiani pronti alla seconda ondata

Alla seconda ondata gli italiani si sono preparati psicologicamente e materialmente, anche dentro le aziende. L’83,7% degli italiani difatti si dice pronto ad affrontare l’emergenza sanitaria e le restrizioni a cui da tempo si preparavano. Per il 66,1% la propria Regione è pronta (il dato aumenta all’83,2% nel Nord-Est e scende al 65,1% nel Sud e nelle isole, al 64,4% nel Centro, al 56,4% nel Nord-Ovest).

Per il 55,1% il Governo è pronto (il 54,1% tra i giovani, il 62,8% tra gli anziani). E per il 63,1% dei lavoratori è pronta la propria azienda (il 70,9% tra i dirigenti, il 62,8% tra gli impiegati, il 68,5% tra gli operai). Paura sì, ma stavolta niente «effetto sorpresa» dal virus.