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Secondo la classifica Top Manager Reputation, Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione on line di manager italiani a ottobre di quest’anno vince Urbano Cairo imprenditore a capo di La7. Al secondo posto l’AD di Enel Francesco Starace seguito dal numero uno di FCA John Elkann. Nel settore bancario in testa Carlo Messina, AD di
Carlo Messina, da cinque anni alla guida di Intesa Sanpaolo, è il 4° banchiere al mondo e 1° in Europa secondo la classifica stilata dalla Harvard Business Review. Messina risulta all’81esima posizione generale fra i “best performing” ceo del 2018 su scala globale e in tutti settori. La classifica, valuta ogni anno i migliori Ceo
Carlo Messina, ad di Intesa SanPaolo, lancia l’alert: non perdiamo la fiducia di chi investe nel debito italiano.
“Quando si parla di ascesa dei nazionalismi, si deve parlare anche degli errori della amministrazione europea. È chiaro che a livello europeo sono stati commessi degli errori nel modo in cui si è gestita la crescita, la sicurezza e l’immigrazione”, così il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ospite presso la Said Business School dell’Università
Mentre la Grecia, che deve ancora uscire dal suo programma di salvataggio, si colloca in cima alla lista delle sofferenze, l’Italia ha il maggior numero di sofferenze in termini assoluti.
Presentato a Milano il piano industriale di Intesa Sanpaolo al 2021. L’obiettivo indicato dall’amministratore delegato Carlo Messina è diventare il leader europeo.
Approvati questa mattina dal cda del gruppo guidato dal ceo Carlo Messina, i dati 2017 che risultano superiori alle attese degli analisti.
Intesa SanPaolo presenterà il 6 febbraio il suo nuovo piano industriale 2018-2021 e punta ad annunciare la cessione di uno stock di oltre 10 miliardi di Npl.
L’ad di Intesa SanPaolo intervenuto a Davos in occasione del 48esimo World Economic Forum indica la sua ricetta per ridurre il debito pubblico italiano.
Secondo gli analisti anziché a Trieste la prima banca d’Italia dovrebbe guardare in Francia: dalla combinazione dei due istituti nascerebbe la prima banca d’Eurozona.