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Rivedere il Reddito di cittadinanza? E’ d’accordo l’80% degli italiani

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Rivedere il Reddito di cittadinanza? E’ d’accordo l’80% degli italiani

Le aperture del presidente Conte e del ministro Di Maio a un possibile “tagliando” per il Reddito di cittadinanza hanno riscosso il favore della maggioranza assoluta degli italiani.

Rivedere il Reddito di cittadinanza

Secondo quanto rilevato da Termometro Politico nell’ultima delle sue periodiche rilevazioni per la trasmissione Coffee Break (La7), il 58,6% degli intervistati si è detto favorevole a modifiche al Reddito di cittadinanza “perché non ha prodotto i risultati sperati nelle politiche attive del lavoro”. Un ulteriore 23% è favorevole al “tagliando”, ma perché ritiene la misura troppo costosa per una fase in cui tali risorse potrebbero “servire ad altro”.

Secondo il sondaggio, realizzato con metodo CAWI attraverso 2400 interviste raccolte tra il 30 settembre e il primo ottobre, solo un residuale 15,1% sostiene che il Reddito dovrebbe rimanere così com’è: o perché rischiano di rimetterci “le fasce più deboli della popolazione” (lo pensa il 12,1%), o perché viene ritenuta una misura utile a trovare lavoro (3%).

Lo scorso 29 settembre il ministro degli Esteri Di Maio, in questo caso più nella veste di figura influente del maggior partito della coalizione, aveva affermato che fare un tagliando al Reddito di cittadinanza “non significa cancellarlo”, bensì adeguarlo, “alle attuali necessità del Paese”.
“Questo spirito, oggi, unisce tutto il governo”, aveva dichiarato l’ex capo politico del M5s, “credo sia infatti giunto il momento di elaborare un grande progetto per coinvolgere i percettori del reddito nei lavori di pubblica utilità”.

L’adattamento del Rdc alla fase di crisi-Covid, dunque, si tradurrebbe nel seguente modo: “Chi prende il reddito deve poter dare un contributo alla società e soprattutto ai propri Comuni”, aveva precisato Di Maio, “nessuno può starsene con le mani in mano nella fase in cui ci troviamo”.

Il giudizio sull’esaurimento di Quota 100

L’altra misura fortemente voluta dal governo gialloverde, Quota 100, si avvia verso la sua scadenza naturale nel 2021: il presidente Conte, infatti, ha dichiarato che non rifinanzierà la misura. In questo caso gli italiani sono divisi nel giudicare tale decisione. Ad approvare convintamente la fine di Quota 100 è il 28% del campione raggiunto da Termometro Politico, per il quale la misura era “costosa e iniqua”. Più blando è l’atteggiamento di un altro 31,6%, che si è detto favorevole alla cancellazione di Quota 100, purché “non si reintroducano i parametri della legge Fornero”. La maggioranza relativa degli italiani, comunque, avrebbe preferito lasciare la misura in vigore (36,2%).