Germania: inflazione a minimo dal 2009. In Eurozona +0,2%. Piano Draghi non funziona
Brusca frenata nel 2015 per i prezzi al consumo della Germania. Scende allo 0,3% dal +2,1% del 2011 l’inflazione, arrivando così sui livelli più bassi dal 2009 quando si registrò un +0,3%. Nel mese di dicembre si è registrato invece un aumento dello 0,3% su anno, risultando inferiore al +0,4% di novembre. Variazione negativa, dunque, per i prezzi al consumo su base mensile -0,1%.
A pesare è stato il forte calo registrato dai prezzi dei prodotti energetici, che sono scesi nell’anno del 7% rispetto al -2,1% del 2014. Al netto dei prezzi energetici, l’inflazione è salita dell’1,1% nel 2015.
Sempre sul fronte macro, reso noto anche il dato sull’Eurozona: l’inflazione dell’area è salita +0,2% su base annua, in linea con le attese. Su base mensile, la performance è stata invariata. Il dato di novembre è stato rivisto al ribasso su base annua da +0,2% inizialmente comunicato a +0,1%. I livelli sono in ogni caso decisamente inferiori rispetto al target stabilito dalla Bce e pari al 2%.
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Finale sottotono a Piazza Affari., in lieve ribasso. Focus sulle trimestrali, con acquisti su Leonardo e Terna.
L’azienda Tesla Motors registra un calo del 2,61% nel settore automotive, evidenziando un rallentamento rispetto alla performance del Nasdaq 100. Nonostante il breve periodo di flessione, le prospettive a medio termine rimangono positive, con attese di un assestamento dei prezzi.
Il principale produttore di semiconduttori, Intel, registra un calo del 2,25%, mostrando una performance inferiore rispetto al Dow Jones. Questa tendenza potrebbe aprire la strada a vendite sul mercato.
Microsoft annuncia un investimento di 3,3 miliardi di dollari in un nuovo data center e programmi di formazione in Wisconsin, creando 2.300 posti di lavoro iniziali nelle costruzioni e fino a 2.000 posti nel data center. L’evento vedrà la presenza del presidente Joe Biden e del presidente di Microsoft, Brad Smith.