Il rallentamento della crescita economica della zona euro trova conferma nelle stime della Bce. All’indomani della riunione del direttivo, che ha confermato il costo del denaro, i previsori dell’istituto di Francoforte hanno comunicato un taglio delle stime sul Pil della zona euro per il 2018 e il 2019 e hanno lasciato invariate quelle per il 2020.
Come emerge dalla Survey of Professional Forecasters, il Pil dell’area euro si attesterà al 2% quest’anno (lo 0,2% in meno rispetto alle stime precedenti), all’1,8% nel 2019 (lo 0,1% in meno) e all’1,6% nel 2020 (stima invariata). Le stime di lungo termine sul Pil sono rimaste invariate all’1,6%.
Come emerge dall’indagine, le stime sull’inflazione sono state confermate all’1,7% per il 2018, 2019 e 2020, mentre quelle di lungo termine sono rimaste stabili all’1,9%.
Per quanto riguarda invece il mercato del lavoro, le aspettative sul tasso di disoccupazione sono state riviste leggermente al ribasso all’8,2% nel 2018 (lo 0,1% in meno rispetto alla precedente stima), al 7,8% nel 2019 (lo 0,1% in meno) e al 7,5% nel 2020 (lo 0,1% in meno). Nel più lungo termine le stime sono per un tasso di disoccupazione al 7,5%, in linea con i calcoli precedenti.