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Israele sul piede di guerra dopo razzo sparato da Gaza a Tel Aviv

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Tensione alle stelle in Israele, dopo che questa mattina un razzo sparato da Gaza ha colpito una casa a nord di Tel Aviv. Il primo ministro è rientrato di fretta dagli Stati Uniti e il governo israeliano si prepara a rispondere con la forza.

Secondo le prime notizie, ci sarebbero sette feriti, uno dei quali in condizioni mediamente gravi. Secondo la polizia, il razzo è caduto in una zona agricola a nord della città di Kfar Saba. L’edificio colpito ha preso fuoco. La prima risposta di Israele è stata quella di rafforzare la presenza militare al confine.

“Un attacco criminale contro Israele al quale reagiremo con tutta la forza” ha subito commentato il premier Benyamin Netanyahu, aggiungendo di aver deciso di accorciare la visita negli Usa. “Tra poche ore vedrò Trump e subito dopo tornerò immediatamente in Israele per seguire la situazione da vicino”.

Sull’attacco odierno il portavoce del ministero degli esteri israeliano Emmanuel Nachshon, ha affermato che si tratta di “un atto di aggressione deliberato e pericoloso condotto da terroristi palestinesi, incoraggiati indubbiamente dalla compiacenza del Consiglio delle Nazioni unite per i diritti umani”, afferma su Twitter riferendosi ad una recente condanna ad Israele giunta appunto dall’organizzazione dell’Onu.

Gaza, Israele prepara controffensiva: rischio guerra per procura

Finora nessun gruppo palestinese ha rivendicato l’attacco, ma per l’esercito israeliano non c’è alcun dubbio sul fatto che sia stato Hamas a lanciare il razzo. Questo è quanto ha affermato il portavoce dell’esercito israeliano Ronen Manelis spiegando che la rampa di lancio – a 120 chilometri di distanza dall’impatto in Israele – si trova a Rafah, nel sud della Striscia.

“Il tiro – ha detto – è stato compiuto da Hamas, da una delle rampe di lancio del gruppo. Consideriamo Hamas responsabile di tutto quello che succede a Gaza”.

Il leader di Hamas a Gaza, Yahnya Sinwar, ha cancellato una prevista conferenza stampa. E la leadership del movimento islamico nella Striscia si è “nascosta” in attesa della risposta israeliana.

L’attacco di oggi segue quello di una decina di giorni fa quando altri due razzi sparati da Gaza sono caduti su Tel Aviv, i primi a cadere sulla città dalla guerra del 2014. Israele ha risposto bombardando un centinaio di obiettivi nell’enclave palestinese. Il tutto mentre si avvicina l’appuntamento con le elezioni generali di aprile in Israele.