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Mercati, si riapre dialogo Usa Cina ma si teme delusione Fed

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Andamento titubante per i mercati europei, che tornano alla realtà dopo l’euforia della vigilia con la nuova fase espansiva annunciata dal governatore della Bce, Mario Draghi. I fari degli investitori restano oggi puntati sulla riunione odierna della Fed, che dovrebbe confermare i toni accomodanti degli ultimi interventi.

I trader dell’azionario sono rassegnati al fatto che la banca centrale americana non taglierà i tassi guida come vorrebbe invece il presidente degli Stati Uniti. Sempre in tema di politica monetaria, si conclude intanto a Sintra il forum della Bce con gli interventi del presidente uscente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, oltre a quelli di altri membri Bce.

Sui mercati, tengono banco anche le ultime dichiarazioni di Donald Trump, che ha preannunciato un incontro con l’omologo cinese, Xi Jiping, durante il prossimo G20 di Osaka, in programma nella città giapponese il prossimo 28-29 giugno.

Ottimismo Trump non convince operatori mercati

Cina e Stati Uniti guadagneranno entrambi cooperando e perderanno invece lottando”, sono state le parole del leader cinese che ha auspicato la ripresa del dialogo come unica soluzione per risolvere i problemi commerciali. Gli analisti però sono scettici e sottolineano come Trump non abbia molte proposte concrete per poter convincere le autorità cinesi senza scontentare l’America.

“Ho appena avuto un conversazione telefonica molto positiva con il presidente Xi della Cina. Terremo un meeting esteso la prossima settimana in occasione del G20 del Giappone – ha invece twittato Trump – Le nostre rispettive squadre avvieranno i negoziati prima del nostro meeting”.

Tornando ai mercati, nelle prime battute Milano è ferma sui livelli della vigilia, mentre Francoforte cede lo 0,09% e Parigi lo 0,05%. In lieve rialzo a 242 punti lo spread BTp/Bund.

A piazza Affari le banche viaggiano in terreno positivo a partire dal Banco Bpm che sale dello 0,8%. Gli acquisti premiano St (+2,3%) che ha recuperato già ieri pomeriggio sulle parole di Trump e il possibile negoziato con la Cina, acquisti anche su Azimut (+1%) e Fca in salita dello 0,9%. Prese di beneficio sulle utility.

Sui mercati valutari, dopo il forte calo della vigilia l’euro resta stabile sul dollaro a 1,119 (come ieri in chiusura), mentre contro yen è a 121,27 e il dollaro/yen a 108,33. Stabile il petrolio dopo la corsa della vigilia, con il Wti a 53,59 dollari (+0,2%) e il Brent a 62,64 dollari (+0,16%).