Borsa Milano in forte rialzo. Su banche “vendite eccessive”?

di Laura Naka Antonelli
25 Febbraio 2016 17:50

MILANO (WSI) – Borsa Milano molto positiva, con il Ftse Mib che si è posizionato in chiusura sopra quota 17.100 punti. Tuttavia è presto per illudersi: non è altro che un rimbalzo tecnico, secondo i trader di Piazza Affari interpellati da Reuters.

Tra i bancari, a parte la debolezza di Banco Popolare, tra i titoli peggiori insieme a Saipem, bene BPM +2,15%, Bper +2,27%, mentre MPS è sotto tono con un rialzo inferiore al mezzo punto percentuale.  Unicredit, Ubi Banca e Intesa SanPaolo oltre +2%.

Il listino è sorretto più dai rialzi dei titoli industriali: bene Cnh Industrial, che avanza oltre +4%, FCA oltre +3%, come Prysmian. Telecom Italia e Mediaset fanno un gran bel balzo.

In crescita anche gli altri listini azionari europei, con Londra che assiste al balzo di Lloyds, fino a +10% circa, dopo che il colosso finanziario salvato dallo stato ha annunciato un dividendo speciale. Forte rialzo anche per il titolo RSA Insurance Group, fino a +12%, dopo aver comunicato un balzo degli utili operativi +43%.

Banche europee e italiane ben comprate. Così commenta la seduta Patrick Spencer, vice presidente della divisione azionario presso Robert W. Baird & Co, intervistato da Bloomberg:

“I numeri di Lloyds sono stati positivi e in ogni caso il sell off sulle banche è stato eccessivo. Gli investitori non si aspettavano nessun fuoco d’artificio nella stagione degli utili e i risultati non sono disastrosi. Le banche europee non sono in forma come nel caso di quelle Usa, ma non siamo in recessione e le valutazioni sono ragionevoli”.

Sul mercato dei titoli di stato, spread Italia-Germania in calo attorno a quota 137 punti base, con i tassi sui BTP decennali che scendono all’1,51%, a fronte della volatilità estrema dei rendimenti decennali dei Bund, che prima volano +8% e poi cedono oltre -1%, tornando allo 0,14%.

Tonfo per Shanghai, sulla scia del balzo dei tassi sul mercato monetario, che ha alimentato timori sulla presenza di liquidità. Così come ha commentato in un’intervista rilasciata a Cnbc Michael Every, responsabile della divisione di ricerca dei mercati finanziari nell’Asia Pacifico presso Rabobank:

La liquidità si sta contraendo di nuovo sul mercato, e il tono negativo globale scatena prese di profitto sulle small cap”.

Sulla Cina, le preoccupazioni si sono intensificate anche riguardo alla possibilità che la banca centrale People’s Bank of China decida di rafforzare lo yuan.

Il ChiNext, il Nasdaq della Cina per la presenza di diversi titoli del settore hi-tech e la Borsa Shenzhen Composite sono scivolati -7% circa. Shanghai in perdita oltre -6%.

A Tokyo, Sharp sotto osservazione con un tonfo superiore a -20%, dopo che Reuters e il quotidiano giapponese Nikkei hanno riportato che il colosso produttore di elettronica ha deciso di accettare un’offerta di acquisto del valore di 659 miliardi di yen (l’equivalente di $5,9 miliardi) lanciata dalla taiwanese Foxconn. Positiva la performance della Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei in solido rialzo nonostante il balzo dello yen nei confronti del dollaro, che ovviamente non beneficia le società esportatrici.

Hong Kong -1,58%, Shanghai crolla nel finale con -6,40%, +0,32% Seoul.

Le quotazioni del petrolio scambiato al Nymex Usa scivolano di nuovo sotto $32 al barile, mentre il Brent buca quota $34. Proseguono gli acquisti sull’oro, che si attesta sopra $1.235 l’oncia.

Sui mercati valutari, pausa di smobilizzi contro la sterlina, che nella giornata di ieri, scontando i timori di uno scenario Brexit è scesa anche sotto la soglia di $1,39, tra l’altro per la prima volta dal marzo del 2009. Da un sondaggio di Bloomberg emerge che 29 tra 34 economisti intervistati prevedono un calo della sterlina fino a $1,35 o anche al di sotto in caso di Brexit: livelli che non si vedono dal 1985.

Nei confronti dell’euro, la moneta ha testato oggi quota 0,7921, scivolando al minimo dal dicembre del 2014. Riguardo alle altre valute, l’euro – che durante la giornata di ieri ha bucato $1,10 – riagguanta e supera la soglia, in lieve rialzo. Dollaro/yen in rialzo attorno a JPY 112,75.

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Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 20168:37

Borsa Tokyo positiva, con l’indice di riferimento Nikkei 225 che ha chiuso in rialzo di 224,55 punti, o +1,41%, a 16.140,34. Protagonista della sessione è stato il tonfo del titolo Sharp, crollato durante la sessione -20,11%, prima di chiudere in calo -14,37%. Incidono le indiscrezioni riportate da Reuters e dal quotidiano giapponese Nikkei, secondo cui il colosso produttore di elettronica avrebbe deciso di accettare un’offerta di acquisto del valore di 659 miliardi di yen (l’equivalente di $5,9 miliardi) lanciata dalla taiwanese Foxconn.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 20168:43

Azionario cinese sotto attacco, si avvia a soffrire la perdita più forte in un mese, sulla scia delle vendite che colpiscono soprattutto i titoli tecnologici e delle small cap. Timori sul balzo dei tassi sul mercato monetario, che segnalano una contrazione della liquidità, alimentando le preoccupazioni sul rischio che i recenti rialzi dei mercati cinesi siano stati eccessivi, a fronte dell’outlook sull’economia e gli utili corporate del paese. Lo Shanghai Composite Index sta cedendo -6,40% mentre l’indice delle small cap, il ChiNext, è scivolato -6,8% dopo che il tasso overnight, termometro della liquidità del sistema finanziario, ha riportato il rialzo maggiore dallo scorso 6 febbraio, il giorno prima della settimana di celebrazioni del Capodanno Lunare.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 20169:09

Avvio positivo per l’indice Ftse Mib di Piazza Affari. Nei primi minuti di contrattazioni, il listino avanza +1,27%, a 16.931,53 punti.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 20169:47

Alert del Fondo Monetario Internazionale, che ha invitato i paesi del F20, in vista della riunione tra ministri finanziari e i governatori delle banche centrali in programma a Shanghai, di intervenire per smorzare i rischi alimentati dalle turbolenze finanziarie e dai timori sull’economia della Cina. L’Fmi, ha avvertito, potrebbe rivedere al ribasso l’outlook di crescita dell’economia globale, al momento attesa a un tasso del 3,4%, in rialzo rispetto alle attese +3,1% per il 2015.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 20169:51

La sterlina ha testato un nuovo record minimo degli ultimi 14 mesi contro l’euro, scendendo fino a 1,2609 euro.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 20169:53

Acquisti sulla Borsa di Londra sul titolo Lloyds Banking Group, con il titolo che balza +9%, sulla scia dell’annuncio di versaren un dividendo speciale di 0,50 sterline per azione, oltre il dividendo su base annua di 2,25 sterline. Lloyds, salvata con un’operazione di bail out dal Regno Unito durante la crisi finanziaria del 2008, ha iniziato a versare le cedole solo lo scorso anno.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 201610:54

Accelerazione rialzista per il Ftse Mib, che sale oltre +2%, riagguantando e superando nuovamente la soglia di 17.000 punti. Tra i titoli, in rialzo i bancari, con Intesa SanPaolo +2,92%, Ubi Banca +4,30%, Unicredit +3,24%, Mps +1,46%, Bper +3,31%, BPM +2,56%, BP +1,84%. Tra i titoli di altri settori in calo Tenaris -2,28% dopo la pubblicazione del bilancio e Ferrari, che cede oltre -1%. Bene Enel +2,39%, mentre Eni fa +2,46%.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 201611:23

Reso noto il Pil del Regno Unito, che negli ultimi tre mesi è salito +0,5%. Il dato conferma la stima iniziale resa nota dall’Ufficio Nazionale di Statistica. Ciò significa che il Regno unito è cresciuto più velocemente della Germania (+0,3%), della Francia (+0,2%) e degli Stati Uniti (+0,2%).

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 201612:31

Ftse Mib accelera al rialzo e segna un progresso di quasi +2%, avanzando +1,95% a 17.045,96 punti.  Sui mercati valutari, l’euro si attesta in lieve rialzo a $1,1027; dollaro/yen piatto, poco al di sopra di JPY 122. Invariata anche la performance della sterlina che, nella giornata di ieri, scontando i timori di uno scenario Brexit è precipitata anche sotto la soglia di $1,39, tra l’altro per la prima volta dal marzo del 2009, nei confronti del dollaro. Oggi il cambio sterlina/dollaro è piatto al di sopra di $1,39. La sterlina scende invece nei confronti dell’euro, con il rapporto eur/gbp in rialzo +0,10% a 0,7917. L’euro guadagna anche sullo yen, con +0,19% a JPY 123,77.

Da un sondaggio di Bloomberg emerge che 29 tra 34 economisti intervistati prevedono un calo della sterlina fino a $1,35 o anche al di sotto in caso di Brexit: livelli che non si vedono dal 1985.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 201612:34

Sotto pressione le quotazioni del petrolio . A New York il contratto WTI cede mezzo punto percentuale a sul filo di $32 al barile, mentre il Brent arretra oltre -1%, rischiando quota $34.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 201612:53

Sul mercato dei titoli di stato, spread Italia-Germania in calo attorno a quota 135 punti base, con i tassi sui BTP decennali che scendono all’1,51%, a fronte del balzo superiore a +8% dei tassi decennali sui Bund, allo 0,16%.

Laura Naka Antonelli 25 Febbraio 201614:41

Il grafico mostra il forte sell off che ha colpito i titoli bancari sui mercati azionari europei nel mese di febbraio.

Daniele Chicca 25 Febbraio 201618:17

Il listino Ftse MIB ha chiuso in buon rialzo (+2,3%) attestandosi a 17.104,54 punti. In vetta al paniere delle blue chip si sono portati Mediaset, CNH Industrial e FCA. In controtendenza invece Banco Popolare e Saipem che hanno perso più di un punto percentuale.

I trader non devono illudersi, tuttavia. Un loro collega ha spiegato a Reuters che non si tratta di “niente di più di un rimbalzo tecnico. Il mercato resta ostaggio del greggio e beneficia, in ritardo rispetto ai mercati Usa, del buon dato sulle scorte settimanali”. Sullo sfondo restano tutti “i temi critici” che hanno affossato le Borse a inizio 2016, tra cui la frenata della Cina e i timori di una recessione globale.