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ESG: i fattori che spiegano il successo degli investimenti sostenibili secondo Pimco

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I criteri ESG oggigiorno ricoprono un ruolo basilare in tema di investimenti e secondo gli esperti della società di gestione Pimco sono dieci le tendenze che contribuiscono a questo crescente interesse e successo nei confronti dei criteri ambientali, sociali e di governance.

Una buona governance riveste importanza sistemica.

La crisi finanziaria del 2008 ha risvegliato i settori pubblico e privato, dimostrando dimostrato la potenziale importanza sistemica di fattori legati alla cultura e alla condotta. Da qui le autorità di regolamentazione e gli investitori azionari e obbligazionari attraverso la partecipazione attiva hanno un obiettivo preciso, ossia il miglioramento della corporate governance.

Le collaborazioni pubblico-privato sono in espansione.

Dalle infrastrutture all’edilizia fino alla risoluzione di più ampie questioni di natura sociale e ambientale, le collaborazioni tra pubblico e privato si sono allargate in vari settori. Il mercato statunitense dei municipal bond e il mercato europeo dei titoli di agenzia sono due esempi di come la lungimiranza delle autorità abbia permesso ai capitali privati di finanziare gli investimenti sociali.

Il cambiamento climatico è una realtà.

Il climate change è oggi un dato di fatto e dagli accordi internazionali come il COP21 di Parigi alle iniziative private come portafogli d’investimento sostenibili e maggiore trasparenza sui rischi finanziari connessi al clima sono le misure intraprese oggi a più livelli.

È in atto un cambiamento delle fonti di energia.

Nella società odierna è in atto una trasformazione nei mercati dell’energia con il gas naturale che è diventato più conveniente del carbone, e le fonti rinnovabili che stanno diventando scalabili e meno costose.

La tecnologia sta modificando la natura della domanda e le abitudini di consumo.

Dal comparto automobilistico, alle utility, alle rinnovabili, e-commerce,  robo-advisor e asset management, la maggior parte dei settori produttivi è interessata da cambiamenti radicali dei modelli di business. Da qui le imprese con abbondanti risorse e la volontà di adattarsi sono destinate a sovraperformare, mentre le altre diventeranno probabilmente una fonte di rischio per gli investitori.

I social media stanno determinando una convergenza delle norme sociali.

Capaci di varcare i confini geografici, i social media alterano i modelli culturali nazionali.  Gli effetti di questo fenomeno vanno dai cambiamenti delle preferenze dei consumatori e delle tendenze elettorali tradizionali alla conseguente domanda di nuove norme.

Si vive più a lungo.

Altro fattore che secondo Pmico spiega il crescente successo degli investimenti ESG è l’aumento dell’aspettativa di vita.

Secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 nel mondo vi saranno oltre 2,3 miliardi di ultra sessantacinquenni. Con l’aumento della speranza di vita media nei paesi sviluppati, le questioni di sostenibilità riguarderanno non solo i nostri figli ma anche i più anziani e meno capaci fra noi. Il cambiamento climatico, la disuguaglianza dei redditi, l’assistenza sanitaria e la cattiva governance hanno risvolti sempre più personali, in quanto incidono direttamente sulla sicurezza finanziaria durante la pensione.

Cambia la composizione demografica della società.

I Millennial e gli esponenti della Generazione X stanno sostituendo i Baby Boomer nelle posizioni di influenza, modificando il panorama aziendale, finanziario e politico. Proprio i giovani stanno promuovendo la rapida crescita del mercato dei “green bond” e della finanza sostenibile più in generale.

 

La regolamentazione costituisce un fattore d’impulso.

I criteri ESG hanno portato all’introduzione di nuove norme in un numero crescente di paesi, con effetti tangibili sui fondamentali del credito. Esempi ne sono la chiusura degli impianti nucleari in Germania, il Processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) in Europa, che disciplina il debito finanziario subordinato.

 

Le catene del valore hanno estensione globale.

Oggi le catene del valore delle grandi imprese hanno sempre più spesso estensione globale e una loro cattiva gestione può rivelarsi costosa. Da qui gli investitori sono più portati a penalizzare quelle aziende che sfruttano il lavoro minorile, violano i diritti umani e hanno  un impatto negativo sull’ambiente e una governance inadeguata.

 

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