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Elezioni, mercati sottovalutano rischi sistemici Europa

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Importante fase politica è quella che sta per aprirsi in Europa dove la prossima tornata elettorale potrebbe ridefinire il panorama Ue e innescare un aumento del premio di rischio. Così gli esperti di strategia di Credit Suisse hanno messo a punto un Barometro del Rischio, da aggiornarsi periodicamente, per valutare l’entità del rischio “UE/euro” scontato dai mercati.

Come afferma Pierre Bose, Head of European Investment Strategy di Credit Suisse:

“La dinamica positiva che ha sospinto gli utili di recente potrebbe affievolirsi e il rischio politico diventerà più evidente con l’avvicinarsi delle elezioni in alcuni Stati fondatori dell’Europa”.

Europa, gli scenari ipotizzati

Gli scenari che potrebbero emergere da questa fase in cui sarà protagonista la politica, sono in tutto tre:

  • uno scenario di base in cui si prevede che la revisione del piano di aiuti per la Grecia andrà per le lunghe, nei Paesi Bassi i tempi necessari a formare un governo si dilateranno a causa delle divergenze tra i partiti, in Francia Emmanuel Macron vincerà le presidenziali, ma dovrà cercare di dar vita a un governo di coalizione stabile con un mandato chiaro e in seno alla BCE aumenteranno le divergenze in vista della fine della presidenza di Mario Draghi. E l’Italia? Non riuscirà ad avere uno slancio  prima delle elezioni del 2018.
  • uno scenario ottimistico in cui si prevede che sia  erogata un’altra tranche di finanziamenti alla Grecia, le elezioni in Olanda avranno esito positivo e il voto in Francia e quello in Germania i candidati centristi, riformisti ed europeisti si imporranno alle urne.
  • uno scenario negativo in cui la Grecia non riuscirà a ottenere i finanziamenti, l’Italia sarà ancora alle prese con i crediti in sofferenza e la vittoria di Marine Le Pen alle presidenziali francesi creerà disaccordi in seno all’UE.

Il barometro del Rischio Europa di Credit Suisse

Detto ciò, il Barometro del rischio messo a punto da Credit Suisse permette agli investitori di orientarsi nell’imminente fase politica che sta per aprirsi in Europa, valutando l’entità del rischio scontato dai mercati dei capitali.

Aggiornato a marzo 2017, nella fase iniziale con le elezioni in Olanda emerge che, nel loro complesso, i mercati non temono un rischio sistemico. Quest’anno, secondo gli esperti di strategia di Credit Suisse,  l principale rischio per l’Europa sia rappresentato dalle presidenziali francesi, previste il 23 aprile (primo turno) e il 7 maggio (ballottaggio).

L’attuale protagonista della politica francese,  la leader del Front National Marine le Pen non sarà eletta, considerando che sarà molto difficile superare l’ostacolo del ballottaggio. Tuttavia gli analisti ritengono che la riduzione, a suo favore, del distacco nei sondaggi innescherà una notevole volatilità sui mercati, poiché l’ascesa di un populista alla presidenza francese avrebbe conseguenze di vasta portata per l’Europa.

Rischi sistemici si prospettano sui mercati obbligazionari, che oggi perdono terreno dopo la riunione della BCE di ieri. Il principale spauracchio in tal caso è l’effetto boomerang: dopo le penalizzazioni con le regole di Basilea e le riforme varate negli ultimi anni sulle banche, le nuove regolamentazioni in arrivo -la Direttiva Mifdi 2 e  il regolamento Mifiri – rischiano di mettere in ginocchio i mercati obbligazionari che si ritroveranno a corto di liquidità.