Il ciclo economico globale potrebbe essere entrato nella sua fase finale. Per la prima volta dal 2016, l’andamento dell’attività non è infatti più in miglioramento rispetto ai tre mesi precedenti. Questo è uno dei fattori per cui il mercato è diventato più sensibile ai fattori di rischio provenienti dal fronte geopolitico e commerciale o dai venti contrari che soffiano nel settore tecnologico. Il ritorno della volatilità crea anche opportunità di guadagno, tuttavia, e non mancano gli investitori rialzisti in Borsa negli ultimi tempi. Tra i singoli titoli protagonisti di giornata si segnala Apple, che rimbalza dopo un period negativo grazie ai risultati societari migliori del previsto che hanno attenuato i timori legati all’andamento fiacco delle vendite dei nuovi iPhone nel 2018. L’escalation delle tensioni in Siria e l’incertezza sull’accordo nucleare iraniano riscaldano il petrolio.
Sul mercato valutario, aiutato dalle prospettive economiche positive in Usa, il dollaro tiene sui livelli più alti da quattro anni rispetto a un paniere di valute rivali principali. L’incremento dei rendimenti obbligazionari e le considerazioni del mercato in merito alle politiche monetarie sempre più divergenti tra la Fed e il resto del mondo, specie in Europa, stanno contribuendo ai rialzi del dollaro. Oggi la variazione è nulla ma nelle ultime due sedute il biglietto verde ha guadagnato circa un punto percentuale, progresso che ha permesso di raggiungere quota 92,57. L’indice del Dollaro è inoltre oltrepassato la media mobile a 200 giorni per la prima volta nel 2018, facendo scattare una serie di coperture short.
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Complici le tensioni geopolitiche i prezzi del petrolio stanno accelerando al rialzo. Dal fronte macro, sono state pubblicate le scorte di greggio settimanali, che negli Stati Uniti si sono attestate in rialzo di 6,2 milioni di barili, contro le stime ferme ad un aumento di 0,7 milioni di barili.
La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo dell’1,19% a 24.263,85 punti non lontano dai massimi di seduta. A parte i dati sul PMI dei paesi europei principali, che ha mostrato un rallentamento atteso dell’economia e del manifatturiero, gli highlight di giornata hanno riguardato i conti di Apple, che favoriscono i gruppi del settore chip e tecnologico, mentre le aspettative di mercato sono per un nulla di fatto nella riunione di politica monetaria della Fed di giornata. Un rialzo dei tassi potrebbe compromettere la corsa dei listini azionari e sostenere il dollaro.
Scambiano in rialzo le principali Borse europee, con Londra in progresso dello 0,56%, Parigi dello 0,22% e Francoforte dell’1,09%. Ma nel 2018 rimane Piazza Affari – oggi +0,9% – la più intonata del gruppo. Solo due blue chip, A2A e Italgas, scambiano in calo stamattina.