
Si va ripetendo che il grande rischio per i mercati finanziari viene dall’appuntamento elettorale italiano di domenica. In realtà per il momento non si fanno troppo sentire le tensioni per l’imminente voto del 4 marzo. L’andamento è infatti poco variato per il mercato obbligazionario italiano e i Btp, che saranno chiamati in settimana anche al test delle aste a medio-lungo termine, che cadono per l’appunto proprio a ridosso delle elezioni politiche, le quali apriranno quasi sicuramente una fase d’incertezza politica con un parlamento ingovernabile e trattative che si preannunciano complicate per le larghe intese.
Un altro argomento caldo in Europa riguarda le eventuali novità sul prossimo disimpegno della Bce dalle misure di stimolo monetario, che potrebbero arrivare durante l’audizione del presidente Mario Draghi al Parlamento europeo e con l’intervento di Benoit Coeuré, membro del board dell’istituto di Francoforte. Restando in tema banche centrali in Asia le Borse sono positive in vista di una settimana che sarà segnata dai dati sull’inflazione Usa (il timore è di un surriscaldamento dei prezzi al consumo che convincerà la Federal Reserve ad avviare quest’anno un ciclo di strette monetarie aggressivo) e dalla prima audizione davanti al Congresso del nuovo presidente della banca centrale Usa, Jerome Powell.
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