Economia

Borsa Milano vittima di petrolio e Fed, in attesa Jackson Hole

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Borsa Milano azzera i guadagni con l’indice Ftse Mib che scivola in rosso, per poi risalire nel finale, ma in modo poco convinto.

In ripresa dopo i nuovi minimi storici testati la scorsa settimana anche Mps, che reagisce nonostante lo scetticismo di mercato, che si acuisce con la richiesta dei piccoli azionisti alla Bce di commissariare la banca senese. La speranza di tutti i mercati è che arrivino indicazioni positive dal simposio di Jackson Hole: il meeting tradizionale dei banchieri centrali che si riuniscono ogni anno nello stato dello Wyooming si aprirà il prossimo 26 agosto, ed è atteso soprattutto per le informazioni che arriveranno dal fronte Fed, in merito al percorso dei tassi.

Tuttavia, proprio nella giornata di domenica Stanley Fischer, vice presidente della Fed ha detto che l’economia Usa è vicina a centrare gli obiettivi prefissati dalla Fed e che la crescita, dunque, accelererĂ  il passo.

Le dichiarazioni hanno rialimentato le speculazioni su imminenti rialzi dei tassi della Fed, mettendo sotto pressione i corsi azionari e anche le valute dei paesi emergenti per la seconda sessione consecutiva.

In generale, sui mercati mondiali, si assiste sul lato forex al rafforzamento del dollaro dopo le dichiarazioni di Fischer a scapito, appunto, dei mercati emergenti.

Tonfo petrolio, che cede nel caso del Brent anche oltre -3%.

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