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Wall Street corre e per S&P 500 e Nasdaq atteso nuovo ciclo di rialzi

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Dopo la pausa di consolidamento di marzo, gli analisti predicono nuovi rialzi per Wall street. Prima di Pasqua l’indice S&P 500 ha chiuso per la prima volta sopra 4.000 punti e alla riapertura di lunedì è salito ulteriormente portandosi a quota 4077,9. Il nuovo record dell’indice fa seguito al rialzo del 5,8% registrato nel primo trimestre, che ha segnato anche il migliore rendimento a 12 mesi su base mobile dal 1936. E per Wall Street il mese di aprile è sempre stato uno dei migliori per quanto riguarda le performance messe a segno.

Wall Street: S&P 500 e Nasdaq a confronto

Il listino ha ormai guadagnato l’82% dai minimi di marzo 2020 e dal suo lancio nel 1928, su base mediana l’S&P 500 raddoppia di valore ogni 9,9 anni, ma ha impiegato solo 6,6 anni per portarsi da 2.000 punti a 4.000.

Ma l’S&P 500 è destinato a salire come afferma Mark Haefele, Global Chief Investment Officer di Ubs. Ma se da inizio anno l’S&P ha guadagnato l’8,6%, il Nasdaq il 5,7%.

In particolare, dopo un consolidamento intorno ad area 13.000 ed il test ripetuto di area 12.600, il Nasdaq 100 è andato a rompere l’area chiave di questa fase, 13.200 e ora si trova a meno di 200 punti dai massimi storici, un livello su cui potremmo attenderci una presa di profitto di quanti hanno comprato nell’area di minimi di marzo scorso.
Così Edoardo Fusco Femiano, Market Analyst di eToro che presume che l’indice potrebbe ricominciare ad aggiornare i nuovi massimi anche nelle prossime settimane.  Fondamentale sarà la dinamica di prezzo che si svilupperà intorno ad area 14.000, considerando che il primo supporto significativo resta quello dei 13.200 punti.

Il mercato in ogni caso sembra in attesa della stagione delle trimestrali che comincerà la prossima settimana con i dati dei colossi bancari USA. A metà aprile usciranno le prime trimestrali, come sempre le prime ad alzare il velo dai propri conti saranno le grandi banche, JPMorgan Chase, Goldman Sachs e Wells Fargo.
Secondo i dati di FactSet i profitti delle aziende Usa potrebbero salire del 23,8% nel primo trimestre 2021 confermando così la tanto attesa uscita dalla recessione innescata dalla pandemia Covid-19.