Società

Unioni Civili, PD: su adozioni referendum o decideranno procure

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – Il Partito Democratico è determinato a fare passare una legge sulle unioni civili. Per farlo, ora che il ddl Cirinnà rischia l’affossamento dopo l’opposizione imprevista del MoVimento 5 Stelle, il governo Renzi sta valutando se sia conveniente togliere la norma sulla ‘stepchild adoption’ per trovare una maggioranza almeno sul resto del testo, che trova un consenso più ampio negli scranni parlamentari.

L’idea del premier sarebbe quella di stralciare dalla legge il capitolo 5, quello più delicato che riguarda l’estensione alle coppie omosessuali della adozione del figlio naturale di uno dei due partner, la cosiddetta ‘stepchild adoption’. Così facendo, però, secondo le normative Ue il paese continuerebbe a discriminare una parte della popolazione, levandola di un sacrosanto diritto.

Una decina di giorni fa, commentando il disegno di legge che si è arenato in Senato dopo che il M5S ha deciso di dire no al “supercanguro” che avrebbe sveltito il voto sulle unioni civili, il commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa, Nils Muiznieks, aveva sottolineato come, per la giurisprudenza della Corte europea per i diritti umani, “se le coppie etero non sposate possono adottare i figli del partner, lo stesso devono poter fare le coppie dello stesso sesso”.

A giudizio di Muiznieks, estendendo la stepchild adoption, “l’Italia non sta creando nuovi diritti, ma sta semplicemente eliminando la discriminazione basata sull’orientamento sessuale”.

Dunque, con lo stralcio del capitolo 5, la legge sulle unioni civili non annullerà il pericolo che l’Italia incorra ancora una volta in un richiamo da parte di Strasburgo sui diritti degli omosessuali per via della non concessione delle adozioni.

Adozioni in un modo o l’altro ci saranno

Al contempo Monica Cirinnà del PD, firmataria della controversa legge sulle unioni civili, una questione in discussione ormai da giugno 2013, assicura sul fatto che l’Italia in un modo o l’altro darà al compagno riconosciuto del padre o della madre, qualunque sia il suo orientamento sessuale, il diritto di adottare il figlio del congiunto.

Come intende farlo? Con una consultazione popolare così poi sarà il parlamento a decidere. Altrimenti, minaccia l’esponente del PD secondo Il Foglio, “senza referendum, sulle adozioni saranno le procure a decidere al posto nostro”.