NASDAQ pagina 31
Chiusura negativa per gli indici americani. Non e’ servita a nulla la notizia dell’investimento di Warren Buffett in Bank of America (come non servi’ quando nell’ottobre 2008 compro’ quote di General Electric, oggi ferme allo stesso prezzo). Apple soffre l’addio di Steve Jobs dalla carica di amministratore delegato, ma non troppo. Molti analisti temono una delusione dei mercati per il discorso di Bernanke. Si smorzano le attese sull’arrivo di un QE3. Petrolio -2%.
Aumentano gli acquisti sui Treasury dopo la delusione per l’indicatore. In calo i contratti sul Nasdaq, che scontano il calo di Apple. L’oro dimezza le perdite. Dubbi sull’arrivo di un QE3 da parte della Fed. Lima i guadagni l’eurodollaro, a $1,4423.
In ripresa il settore finanziario, trascinato da Bank of America che dopo i recenti crolli rimbalza +11,6%. Sell sull’oro che inverte bruscamente la tendenza. Il lingotto ha perso -5% a $1.764,40 l’oncia. Operatori tarantolati da possibili news di nuovi stimoli in arrivo dal chairman della Fed, venerdi’ da Jackson Hole. Ma se non accadesse?
La voglia degli investitori di abbandonare l’avversione al rischio trova ostacoli continui, per via degli scenari da recessione. Sotto tiro i bancari. BofA: -7,9%. Sell improvvisi a fine seduta su Goldman (-4,7%). Il metallo giallo, bene rifugio per eccellenza in tempi di crisi, continua a salire. Sui mercati elettronici (Otc) il future sul gold ha superato la soglia dei $1900 l’oncia.
Le stime di strategist e gestori di fondi in un sondaggio. Il mese che volge al termine potrebbe confermarsi una brutta parentesi dell’azionario americano. I rialzisti non hanno ancora gettato la spugna. Ma da Italia e Spagna uno shock per gli Stati Uniti. GUARDA IL VIDEO E IL GRAFICO.
S&P500 -1,50%, Nasdaq -1,62%. Dopo Morgan Stanley, arriva la nota negativa di JP Morgan Chase, che taglia le stime sulla crescita dell’economia Usa. Bank of America licenzia fino a 10.000 dipendenti. Crolla Hewlett Packard: -20%, record negativo degli ultimi 6 anni. Euro a $1,4440, dollaro ai minimi storici contro yen.
Ennesimo tonfo a Wall Street: Nasdaq -5,2%. Rendimenti bond ai minimi storici, da Grande Depressione
Avere azioni e’ rischioso. Allarme scenario recessione alimentato da un report di Morgan Stanley. Ma anche le parole della Federal Reserve di New York. Carrellata di dati negativi. L’indice S&P500 e’ calato -20% dai massimi di aprile. Oro al record, sopra i $1.820 l’oncia. I tassi dei titoli di stato Usa a 10 anni scivolano per la prima volta nella storia economica sotto il 2%. Banche vendute a piene mani: Citigroup -9%, Bank of America -7%.
Avversione al rischio. Pesa la nota di Morgan Stanley e i continui timori sulla crisi del debito in Europa. Ma non solo. Arriva la nota di William Dudley, presidente della Fed di New York, che afferma che la crescita economica degli Usa nel primo semestre “è stata piuttosto inferiore” alle stime e che dunque decide di rivedere al ribasso le sue previsioni. In rialzo anche i Treasury.
Positivi invece i contratti sul Dow Jones e lo S&P, che puntano verso l’alto. L’euro riprende forza sul dollaro, a $1,4473. In generale, sui mercati c’è una maggiore propensione al rischio. Oro piatto, petrolio in crescita.
New York in netto ribasso, non piace l’idea franco-tedesca di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie. Il Dow Jones ha perso lo 0,67% a quota 11405,93, il Nasdaq ha ceduto l’1,24% a 2523,45 punti.