Siria pagina 31
Vince la linea della Gran Bretagna che decide però di non fornire direttamente armi per ora. Mantenute in vigore le sanzioni applicate negli ultimi due anni contro il regime di al-Assad.
La testimonianza diretta di due inviati di Le Monde che hanno passato due mesi a Damasco. Anche un fotografo del quotidiano ne ha subito gli effetti. GUARDA VIDEO
Reportage Tv Bbc: a Saraqeb raccolte testimonianze su attacchi in cui elicotteri delle forze lealiste hanno sganciato ordigni contenenti gas velenosi. Condanna di Usa e Onu.
Che cosa è successo esattamente e perchĂ©? Come reagiranno Usa, Siria, Iran? al-Assad non potra’ permettersi di essere trascinato in un conflitto con l’esercito piĂą potente della regione. La chiave e’ Hezbollah. Analisi ISPI.
L’obiettivo un rifornimento di armi in transito dall’Iran agli Hezbollah libanesi. “Missili puntati contro tel Aviv”. Teheran condanna ed esorta a reagire. Egitto condanna ‘aggressione israeliana’. E Obama…
Le prove dimostrano l’utilizzo “in piccola scala” di gas sarin, una forma di gas nervino. In caso di maggiori conferme, Washington dovrebbe valutare un intervento piĂą diretto nel conflitto. McCain: “Superata la linea rossa”.
Mentre proseguono le violenze in Siria e i raid dell’esercito, il viceministro degli Esteri siriano Faisal al Miqdad accusa Londra e Parigi: “colonialisti, non hanno mai nascosto di fornire armi ai ribelli” e fanno pressioni per modificare i termini dell’embargo americano sulle armi.
Il rapporto reso noto da Der Spiegel. La storia dell’ israelo-australiano Ben Zygier, deceduto dopo essersi apparentemente impiccato in una cella di Tel Aviv, a 34 anni.
Tel Aviv dá ordine all’esercito di rispondere immediatamente ad ogni tiro sparato dal territorio siriano sulle Alture del Golan. Da settimane nell’area si fronteggiano forze lealiste e ribelli anti Assad. Primo test dalla guerra dei sei giorni.
Una guerra a 360° che si combatterĂ con guerre civili, rivoluzioni, disordini sociali sostenuti da potenze straniere, ma anche attraverso una guerra sporca. L’opinione di Giuseppe Cirillo