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Siria: altre prove che regime ha usato armi chimiche

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DAMASCO (WSI) – Le forze del Presidente siriano Bashar al Assad hanno usato armi chimiche nella regione di Damasco. E’ quanto afferma oggi Le Monde, riportando la testimonianza diretta di due inviati speciali, che hanno trascorso “quasi due mesi con i ribelli siriani” nella capitale siriana e nella regione.

“Nessun odore, nessun fumo, nemmeno un fischio a indicare il lancio di gas tossici. Poi appaiono i primi sintomi – si legge su Le Monde – uomini tossiscono violentemente. Gli occhi bruciano, le pupille si restringono, la vista si annebbia. Presto compaiono le difficoltà respiratorie, a volte acute, il vomito, gli svenimenti. È necessario evacuare i combattenti più esposti, prima che soffochino”.

Non si tratta di semplici gas lacrimogeni, scrive oggi Jean-Philippe Remy, “ma di prodotti molto più tossici”. E a fronte dello scetticismo dei Paesi occidentali sull’uso di queste armi da parte del regime, continua Remy, bisognerebbe ascoltare i medici che, sul posto, cercano di arginare gli effetti di questi gas.

“L’8 aprile, all’Ospedale Al-Fateh di Kafer Battna, il più importante centro medico della regione di Ghouta, grande roccaforte ribelle a est di Damasco, i medici hanno mostrato le registrazioni, sui telefoni, di scene di soffocamento – continua l’inviato – un raspare terribile dalla gola di un uomo”.

Uno dei medici, Hassan O., ha descritto a Remy i sintomi di questi pazienti: “Le persone che arrivano hanno problemi respiratori. Hanno le pupille ritirate. Alcuni vomitano. Non sentono nulla, non parlano più, i loro muscoli respiratori sono inerti. Se non si interviene subito, muoiono”. Una testimonianza che corrisponde a quelle rese da altri medici incontrati per diverse settimane alla periferia di Damasco, precisa l’inviato, sottolineando che lo stesso fotografo di Le Monde ha sofferto di problemi respiratori e alla vista. (TMNews)


Guerre chimique à Damas par lemondefr