prelievo forzoso pagina 9
Dopo le indagini Usa in Lichtenstein, anche Svizzera e Lussemburgo tremano. E chi tra i ricchi contribuenti con conti all’estero prima si sentiva al sicuro, ora rischia la confisca ed espropriazione del capitale.
L’accordo a Cipro e’ stato accolto come un successo dai mercati. Peccato che sia una sentenza di condanna a morte per il paese. Quotazioni Bitcoin schizzate al massimo livello di sempre: 60 euro.
Jeroen Dijsselbloem (nella foto), ha affermato che Cipro potrebbe essere un modello da applicare anche a futuri salvataggi, scatenando sell off sui mercati. Quasi una conferma per chi teme che si ricorrerĂ di nuovo, in futuro, ai prelievi forzosi sui conti delle banche.
Ftse Mib -2,50%. Cipro valuta uscita euro. Il parlamentare Nicholas Papadopoulos ha affermato che un’uscita del paese dall’Eurozona è una opzione che deve essere considerata dopo il bailout. Sell sull’euro, sotto $1,29. Analista: può bucare anche $1,27. Spread sopra quota 322. Intesa SanPaolo e Unicredit perdono -5% circa
Se pensate che basti il Fondo Italiano di Tutela dei Depositi per alleviare il panico, vi sbagliate. Non costituisce alcuna garanzia. L’unica soluzione e’ la creazione di un fondo di deposito unico in Europa sulla falsa riga della FDIC in Usa.
Piu’ grave anche del Kreditanstait 1931. Come per ogni evento possiamo pensare al caso dell’isola in termini politici ed economici. Nessuno avra’ piu’ un conto senza garanzie in Europa. L’analisi di Martin Sibileau.
JP Morgan fa notare che la fetta di grandi depositi non assicurati è probabilmente vicina alla metĂ circa dei depositi totali dell’Unione europea. Guarda altro grafico sull’Italia.
Grazie all’arrivo degli operatori europei dopo l’accordo per salvare Cipro, visto ritorno in area $1,3050. Se violato, potrebbe condurre fino a 1,3120 in estensione. Ma occhio al dollaro che continua ad attirare flussi di capitale.
Nella notte accordo per salvare l’isola, ma la situazione non è sotto controllo. Una prova? La banca olandese informa i suoi correntisti che l’oro fisico detenuto a Nicosia non sarĂ piĂą trasferibile dal primo aprile prossimo.
Anche dopo l’intesa trovata in extremis dai ministri delle Finanze dell’area euro, l’isola rischia di fare default. Ormai la fiducia nelle banche cipriote e’ compromessa. Ubs: servira’ secondo bailout