Riforma fiscale, cosa potrebbe cambiare. Il nodo dei prelievi forzosi
Cosa potrebbe cambiare grazia alla riforma fiscale in programma? Ma soprattutto esiste davvero il prelievo forzoso? Scopriamolo insieme.
Cosa potrebbe cambiare grazia alla riforma fiscale in programma? Ma soprattutto esiste davvero il prelievo forzoso? Scopriamolo insieme.
Imposto in una notte del 1992 dal governo Amato, lo spettro del prelievo forzoso continua ad aleggiare, anche se oggi sembra improbabile
Il Reddito di cittadinanza ha resuscitato una delle vecchie paure degli italiani, quella del controllo dei conti correnti,
Via a 5 aliquote in base a cui saranno tagliate pensioni elevate. Verso pioggia di ricorsi: in passato misure simili sono state giudicate incostituzionali.
A 25 anni dalla crisi del '92 Amato racconta come la svalutazione della Lira fu inevitabile, data la scarsa collaborazione degli alleati europei. Sul prelievo forzoso...
Elio Lannutti, presidente dell'associazione a difesa dei consumatori, si scaglia contro Bankitalia, secondo cui le spese sarebbero invece scese.
Contributo di solidarietà è nei fatti un prelievo “una tantum” allo scopo di gestire il default di istituti italiani. Perché Bankitalia non interviene con sanzioni?
Per la Consulta il prelievo introdotto dal governo Letta non aveva la caratteristica di un "manovra tributaria". Non era, insomma, una sorta di tassa mascherata.
Una prestigiosa banca applica un prelievo annuo sui conti che superano i 100 mila euro: tre quarti dei suoi clienti sono italiani. Rischio emulazione anche in Italia?
Con sempre più insistenza la stampa si chiede come mai non viene fatto nulla per alimentare le spese. Naturale che 1.600 miliardi di risparmi privati possano "fare gola" in chiave patrimoniale.