Mediobanca pagina 22
Buy anche a Parigi e Zurigo, mentre Londra e Francoforte pagano dati macro negativi. Da due anni non si vedevano prezzi di borsa cosi’ economici. Riscatto delle banche: messe da parte le paure per gli effetti della tassa sulle transazioni finanziarie (Tobin Tax) proposta da Merkel e Sarkozy. La stampa boccia il piano franco-tedesco.
L’Europa respira: e’ la prima due giorni di guadagni delle ultime tre settimane. Arriva l’annuncio ufficiale della Consob. La manovra scattata oggi durerĂ 15 giorni. Analisti scettici sulla sua efficacia. Ma i mercati hanno bisogno di trasparenza e Piazza Affari ne giova. La Germania spinge per un divieto interamente europeo contro le operazioni di short-selling. D’accordo la Commissione Ue. Rendimenti BTP 10 anni al 5%.
Se valessero i nuovi limiti di etĂ di Mediobanca, le grandi aziende italiane sarebbero decapitate. Andrebbero in pensione 40 tra presidenti e amministratori e 160 consiglieri. Le piu’ “vecchie” Rcs, Ubi e Exon, holding che controlla Fiat. Mediolanum: un membro del CdA sta per compiere 90 anni.
Piazza Affari peggiore in Europa. Ondata di sell, dopo che l’asta dei BTP decennali indicizzati all’inflazione ha messo in evidenza un balzo pauroso di 155 punti base nei rendimenti. Rialzi che rischiano di vanificare l’effetto della manovra del governo. Lo spread BTP/Bund torna sui massimi a quota 309, mentre continuano i sell sui bancari. Ubi Banca, Mediobanca e Unicredit sospese per eccesso di ribasso.
Banche ancora vendute, dopo la nota negativa di una importante banca d’affari (come anticipato venerdì da WSI). Unicredit, Banco Popolare, MPS perdono fino a -7%, Intesa SanPaolo crolla -9%. Forte balzo dello spread BTP/Bund e dei CDS.
Alert: dopo l’asta il differenziale tra i tassi punta verso l’alto, superando anche i 300 punti base. Rendimenti dei titoli a dieci tornano a salire fino al 5,881%, avvicinandosi pericolosamente al 6%, il record degli ultimi 14 anni testato giorni fa. Poi verso il finale scendono al 5,605%. Ma è sempre alta tensione.
Si torna ai livelli di due anni fa. Unicredit ha perso il 20% la settimana scorsa. Solo venerdi’ -8%. Il settore e’ vicino ai minimi di dicembre. Pesa l’esposizione verso il debito sovrano italiano, seconda solo alla Grecia.
Dopo il tonfo del 20% della scorsa settimana, Unicredit riagguanta il territorio positivo. Ma prevalgono ancora i segni meno, che colpiscono Intesa SanPaolo, Mps, Mediobanca e Mediolanum.-
Piazza Affari fallisce i tentativi di recupero e l’euro si indebolisce rispetto alle prime ore della mattinata. Indici europei depressi dalla nota di S&P contro la Grecia. Sul Ftse Mib Atlantia in pesante rosso, sconta la manovra del governo.
Recuperano le banche, soprattutto Banca Popolare di Milano, che balza di quasi il 5% sull’indice Ftse Mib. In recupero anche le altre borse Ue dopo un avvio incerto. E la ripresa coinvolge anche l’euro, che torna sopra $1,42.