Davos pagina 6

Dollaro cade sotto i colpi del protezionismo di Trump

Gli investitori hanno venduto il dollaro in parte a causa della preoccupazione per la spinta protezionista del presidente Usa Donald Trump

Mercati, Dalio: “detenere contanti è stupido”

“Inflazione sotto controllo, crescita buona e riforma fiscale Usa aiuta”. Trader accumulano titoli per paura di perdere il treno. Ancora un +1% dei tassi e i Bond entreranno in fase ribassista, la peggiore dal 1981.

Debito pubblico: la ricetta di Messina per ridurlo

L’ad di Intesa SanPaolo intervenuto a Davos in occasione del 48esimo World Economic Forum indica la sua ricetta per ridurre il debito pubblico italiano.

Lloyd’s: “Non possiamo piĂą vivere con l’incertezza sulla Brexit”

Intervenuta a Davos, il CEO di Lloyd’s esprime preoccupazione sull’incertezza che regna attorno alla Brexit.

Mercati, Nobel Shiller vede “inversione di rotta senza preavviso”

Il grande conoscitore di fondamentali di mercato: sono dinamiche bolle a sancire fine fase rialzista e non un evento catalizzatore esterno.

Cina e criptovalute “si prendono” il Forum di Davos

Boom di imprenditori e operatori cinesi quest’anno al Forum economico di Davos che si inaugura oggi e che dedica ampio spazio al mondo delle criptovalute.

UBS, Weber: mercati troppo ottimisti, Bitcoin da evitare

Il presidente della banca ha paura che il sentiment di mercato sia troppo ottimista: gap preoccupante con lo stato di salute dell’economia. Situazione potrebbe degenerare nello spazio di un anno.

Davos, al WEF misure anti terrorismo e incognita Trump

Al via da domani la 48esima edizione del World Economic Forum di Davos: soldati e cecchini saranno incaricati di pattugliare strade e posti di controllo.

Aspettando Davos, i rischi per il 2018 secondo il World Economic Forum

Prima dell’inizio del Forum di Davos, il World Economic Forum presenta il report sui rischi globali del 2018. Ecco cosa preoccupa di piĂą gli esperti

Non solo Bitcoin: le grandi paure delle banche oggi

La paura principale per le banche è che rivali non bancari possano concentrarsi su altre aree più redditizie e primeggiare in settori riguardanti pagamenti o i prestiti.