
MILANO (WSI) – KO l’azionario globale, affossato nuovamente dalla Cina e dal petrolio. A incidere negativamente anche i dati provenienti dagli Usa, che si sono rivelati deludenti. A Piazza Affari il Ftse Mib ha accelerato al ribasso con Wall Street, chiudendo con un calo superiore a -3%, a 19.195,94 punti. Indice europeo Stoxx 600 -20% dai massimi di aprile, in mercato orso, scivolando al minimo in più di un anno e mezzo.
Il mercato ha fatto ancora una volta i conti con i cali delle materie prime e con i nuovi dati deludenti pubblicati in Cina. La crescita della massa monetaria M2 ha subito un rallentamento nella seconda economia al mondo e i prestiti in yuan sono nettamente diminuiti in dicembre. L’indice MSCI della regione Asia-Pacifico ha ceduto quasi -3% in settimana. L’indice di Shanghai ha fatto un altro tonfo, del -3,5% ai minimi da dicembre 2014, entrando nuovamente in mercato orso.
In Asia i listini hanno toccato i minimi di tre anni e mezzo con il petrolio che ha ripreso la sua fase calante. Dopo il giovedì da dimenticare per la Borsa italiana e per il settore dell’auto europeo in generale, con scandali vari che hanno colpito colossi come Fiat Chrysler e Renault, non se ne sono ancora andati i timori che possa ripetersi uno scandalo della stessa portata di quello dei motori truccati di Volkswagen.
Ieri i titoli Renault sono crollati dopo che sono emerse violazioni delle regole sulle emissioni di CO2 e d’ossido d’azoto (NOx) sui motori diesel. Il governo francese ha fatto notare che è stato osservato “uno sforamento delle norme” sul Co2 e l’ossido di azoto ma “nessuna frode”. Anche la casa automobilistica ha voluto rassicurare gli investitori e i consumatori, sottolineando come non si sia servita di software truccati.
Da parte sua FCA ha smentito di aver truccato i dati Usa per gonfiare i numeri sulle vendite di auto come sostengono alcune concessionarie del paese. Grazie anche ai dati positivi sulle immatricolazioni di auto in Europa, il titolo ha provato a rifarsi dopo la perdita di quasi otto punti percentuali accusata ieri, ma ha scontato il peggioramento del sentiment sull’azionario.
A Piazza Affari ribassi anche superiori a -6%, con Saipem -6,05%, Tenaris -6,39%, e ancora peggio Mps, quasi -7% con -6,70%.
Focus su Volkswagen, che ha perso quote di mercato nel continente per la prima volta dal 2007.
Intanto i toni populisti della campagna presidenziale Usa – siamo ancora allo stadio delle primarie Repubblicane e Democratiche, stanno allontanando i fondi hedge, i gruppi di private equity e i più grossi investitori dalla Borsa americana. I timori riguardano i futuri piani fiscali per colpire Wall Street, ripensando un piano da miliardi di dollari di sgravi.
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