ROMA (WSI) – Nei prossimi sei mesi Piazza Affari sarà interessata da un rialzo dei corsi azionari. E’ quanto risulta da un sondaggio che è stato stilato a marzo da Assiom Forex in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor Plus. Intervistati 164 operatori finanziari. Dal sondaggio è emerso un deciso maggiore ottimismo da parte degli operatori: ben il 72% degli interpellati prevede un rialzo per la borsa di Milano da qui ai prossimi sei mesi, 21 punti in più rispetto al sondaggio del mese precedente: tra questi, si mette in luce un 13% di super ottimisti che stima un balzo superiore a +10%, mentre il 59% prevede un rialzo tra il 3% e il 10%.
Scende così la percentuale di chi ritiene che l’azionario italiano rimarrà stabile: si attesta al 23%, una percentuale quasi dimezzata rispetto al 40% degli intervistati a febbraio; la fetta di operatori tra i complessivi che prevede un ribasso tra il 3% e il 10% scende dal 9% al 5%.
Nel complesso, il 95% degli operatori finanziari prevede un outlook di mercati stabili o in rialzo, nel corso dei prossimi sei mesi. Così ha commentato Massimiliano Sinagra, presidente di Assiom Forex:
“Le previsioni sul mercato azionario italiano sono ora molto più positive ed è chiaro che le forti flessioni di questo inizio d’anno sono viste dalla maggioranza degli operatori come buying opportunities’.
In riferimento al trend del valutario, il 52% degli operatori ritiene che il cambio euro/dollaro rimarrà praticamente stabile nel corso dei prossimi sei mesi: una percentuale in deciso rialzo rispetto al 39% di febbraio, quando gli operatori avevano scommesso su un euro più debole, in attesa di scoprire le nuove misure di politica monetaria della Bce, che sono state poi rese note nel mese di marzo.
Il 36% degli operatori dei mercati finanziari ritiene che l’euro potrebbe scendere (ma erano il 44% nell’ultimo sondaggio) del 3% circa, mentre l’1% prevede una flessione sostenuta.
Previsioni anche sullo lo spread BTP-Bund a 10 anni: il 59% degli operatori ritiene che oscillerà in un range compreso tra i 100 e i 125 punti base, dunque ai livelli attuali.
Scetticismo infine sulla performance dell’oro, con il 60% degli operatori che afferma che la fase di rialzi non dovrebbe perdurare, dal momento che gli investitori torneranno a scommettere maggiormente sull’azionario, allontanandosi così dal bene rifugio per eccellenza.