Usa: mentre Trump parla di grande crescita, dati PIL deludono
I dati confermano grossomodo il trend visto ultimamente per la prima economia al mondo, ma devono aver sorpreso in negativo il presidente Donald Trump che è impegnato nell’ultimo giorno di interventi al World Economic Forum di Davos dove sta tessendo le lodi dell’economia, parlando di un “grande spirito” in America. Gli Stati Uniti hanno registrato una frenata dell’attività economica, che è cresciuta meno del previsto nell’ultimo quarto del 2017: la variazione del PIL è stata del 2,6% e non del 3% come il mercato prevedeva. I dati, su cui pesa l’aumento dell’import, si confrontano con l’accelerazione del PIL del 3,2% del terzo trimestre.
Guardando alle singole componenti, i consumi personali sono aumentati del 3,8%, più del 3,7% atteso. L’indice dei prezzi del PIL è stato pari al 2,4% contro il 2,3% previsto e il 2,1% del periodo precedente. Il PCE Core, ovvero l’indice dei prezzi per la spesa per i consumi personali, si è attestato al +1,9% in linea con le previsioni dopo il +1,3% del terzo trimestre. Le scorte delle aziende sono ancora su livelli fiacchi, mentre le importazioni sono cresciute più delle esportazioni (+13,9% contro +6,9%).
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