Economia

Natale magro per i big hi-tech, Apple lancia allarme: “meglio anticipare regali”

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La crisi dei chip rischia di rovinare il Natale di molti big hi-tech, Apple, incluso. Il colosso di Cupertino ha avvertito i clienti che la disponibilità dei dispositivi è limitata. Meglio dunque  anticipare i regali di Natale. Un messaggio che non lascia ombra di dubbio sulle difficoltà che il gruppo sta incontrando sul fronte della produzione.

Apple, carenza di prodotti in vista del Natale

Chi pensava che aziende dal potere contrattuale del calibro di Apple potessero soffrire meno la crisi dei chip, ha dovuto ricredersi. Rischiano dunque di restare a bocca asciutta, tutti coloro che sono a caccia dell’ultima versione dell’Phone, tra i prodotti della mela morsicata dove si concentra la domanda maggiore.

Segnali chiari che le cose non stessero andando nella giusta direzione è emerso anche dai conti del terzo trimestre. Tra luglio e settembre, Apple ha prodotto ricavi per 83,4 miliardi di dollari, il 29 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2020, ma con un risultato inferiore rispetto agli 84,85 miliardi di dollari previsti dagli analisti.

La società ha soprattutto aumentato le vendite nel settore dei computer e dei servizi online, ambito nel quale ha fatto numerosi investimenti negli ultimi anni per diversificare l’offerta tra musica in streaming, serie tv, film, cloud e fitness. Presentando i conti, Tim Cook, il CEO di Apple, ha spiegato chiaramente che in assenza di difficoltà con i fornitori, per la mancanza di microchip e altri componenti, le vendite della sua azienda sarebbero state più alte per circa 6 miliardi di dollari.

Chip, crisi senza precedenti

Il periodo buio attraversato dall’industria tecnologica non ha precedenti nella storia.  Qualsiasi settore che richieda l’utilizzo microprocessori sta affrontando, ormai da mesi, una crisi che mai come ora aveva investito il mondo della tecnologia.

Dagli smartphone ai computer, dagli smartwatch alle automobili, tutti hanno difficoltà a reperire quei microchip che permettono il funzionamento dei loro prodotti.

La questione appare ora quanto complessa perché arriva a ridosso delle festività del Natale, periodo notoriamente più ricco per le vendite di prodotti di elettronica, quando tutte le aziende come Apple sono pronte a chiudere in bellezza l’anno con gli acquisti per le feste.

Natale a parte, lo scenario che si profila è tutt’altro che rassicurante. Secondo il vicepresidente e direttore della ricerca presso la società di consulenza Forrester, Glenn O’Donnell, a fronte di una domanda “che resterà elevata e di un’offerta che si manterrà limitata”, c’è la possibilità concreta che la carenza nell’offerta di semiconduttori possa protrarsi ancora per diversi mesi. Per alcuni analisti gli effetti potrebbero perdurare anche nel 2023.

I semiconduttori sono una componente essenziale di tutti gli apparecchi elettronici, la cui domanda sembra destinata ad aumentare inesorabilmente. Per adeguare l’offerta, però, sarà richiesto del tempo alle imprese produttrici – che pure hanno già annunciato investimenti in nuovi impianti produttivi.