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Missili in Polonia, Biden: “Improbabile che siano russi”

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Il missile che ieri ha colpito un villaggio nella Polonia orientale potrebbe essere ucraino. Sembra questo l’orientamento emerso nel corso delle prime indagini condotte della Nato e confermato dalle parole del presidente Usa, Joe Biden, che dal G20 di Bali ha confermato che  “è improbabile” che il missile che ha colpito la Polonia sia stato lanciato dal territorio russo. “Questo è dovuto all’analisi della traiettoria, ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto”. Biden ha spiegato che con gli altri leader si è deciso, all’unanimità, di procedere prima con l’indagine per capire esattamente e poi decidere collettivamente come rispondere.

Intanto, la Cnn riferisce, citando fonti Nato,  che le prime informazioni sono il frutto di una regolare sorveglianza intorno all’ Ucraina degli gli aerei della Nato e che, ieri martedì 15 novembre, volavano sopra la Polonia. La fonte citata dall’emittente non ha precisato da dove sia stato lanciato il missile.

Dal canto suo, Mosca, tramite il vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmtry Polyansky, ha fatto sapere che le notizie circolate ieri sera sulla presunta caduta in Polonia di missili russi sono “una classica provocazione” del “regime di Kiev che sogna di provocare uno scontro militare diretto fra la Nato e la Russia per salvare l’Ucraina dall’inevitabile sconfitta”.

Ieri, subito dopo l’incidente, che è costato la vita a due persone, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha subito puntato il dito contro Mosca. “I missili russi hanno colpito la Polonia, il territorio Nato” ha detto in messaggio su Telegram, aggiungendo che “oggi la Russia ha lanciato un altro massiccio attacco, in totale 90 missili: sistemi energetici, aziende, edifici residenziali sono stati danneggiati. E’ accaduto ciò che avevamo previsto tanto tempo fa. Il terrore non si limita ai nostri confini nazionali. I missili russi hanno colpito la Polonia. Quante volte l’Ucraina ha detto che lo stato di terrore non si sarebbe limitato al nostro paese? Più a lungo la Russia si sente protetta da punizioni, più cresceranno le minacce per tutti coloro che possono essere colpiti da missili russi. Colpire il territorio Nato con missili: questo è un attacco missilistico russo alla sicurezza collettiva. C’è un’escalation significativa, bisogna agire”.

In un comunicato congiunto dei leader del G7 e della Nato diffuso dall’Unione Europea, intanto, viene espressa la condanna degli attacchi che la Russia ha portato ieri su città e infrastrutture civili ucraine e si informa che si è discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia, vicino al confine con l’Ucraina. “Offriamo il nostro pieno sostegno e assistenza alle indagini in corso in Polonia. Siamo d’accordo di rimanere in stretto contatto per determinare i passi successivi appropriati man mano che le indagini procedono”.

“Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione”, ha aggiunto il presidente turco Erdogan a Bali ricordando le parole di Biden e la dichiarazione G7-Nato, evidenziando la necessità di indagini e di Mosca, che dice di “non avere nulla a che fare con l’incidente”. “È possibile che si tratti di un errore tecnico”, ha detto Erdogan. “Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin”, ha concluso.