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Mercati, il pericolo reale sono i Bond: momento della verità

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Molti temono che la bolla possa scoppiare nei mercati azionari, quando sono i titoli obbligazionari a presentare i maggiori rischi e non solo per via del graduale processo di normalizzazione dei tassi e delle politiche monetarie in Usa ed Eurozona (Quantitative Tightening). Per la fase di mercato rialzista dei titoli di Stato americani è arrivato il momento della verità con i rendimenti decennali di riferimento che hanno oltrepassato la soglia chiave del 2,4%. La pioggia di vendita subita di recente ha spinto i tassi sui massimi da marzo del 2,44%. L’amministratore delegato del fondo DoubleLine Capital, Jeffrey Gundlach, ha avvertito che i rendimenti decennali dei Bond Usa, così com’è anche per i bond spazzatura (‘junk’), sono a un “punto critico”.

Da tempo ci si attende un periodo di ribassi, in realtà, come ha sottolineato Bill Blain, che gestisce il gruppo dei mercati finanziari per il broker Mint Partners. Il mercato toro dei Bond dura ormai da più di tre decenni e forse potrebbe essere finalmente giunto al capolinea. Gli economisti di Mint Partnerss hanno stimato che la lunghezza media dei mercati rialzisti obbligazionari sia di 32 anni. “Anche se tutti tengono d’occhio le Borse o sono nervosi per l’Europa, il pericolo reale è probabilmente quello di un panico totale nei mercati dei Bond” (vedi grafico sotto). Dal 1980 il rendimento dei Treasuries decennali è in fase calante, ma gli orsi potrebbero essere dietro l’angolo: dopo aver toccato il 2% a inizio settembre, il tasso di riferimento dei Bond ha superato un livello che non veniva violato da maggio, quello del 2,4%.

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