In piena confusione Brexit, la Bank of England ha lasciato invariati i tassi di interesse. Mark Carney (nella foto) e colleghi hanno avvertito che il 20% delle aziende è impreparato in caso di scenari no deal. Le stime della banca sul trimestre in corso sono per un Pil in espansione dello 0,3% e non più dello 0,2% come previsto in precedenza. Nell’ultimo quarto dell’anno la crescita è stata dello 0,2%. Intanto sul Forex la sterlina scivola ai minimi di una settimana.
Un’altra banca centrale pessimista sulle prospettive della propria regione di riferimento è la Bce. Nel suo ultimo bollettino l’istituto di Francoforte ha bloccato i tassi d’interesse fino al 2020 e vara nuovi stimoli per l’economia. Lo si legge nell’ultimo bollettino dell’istituto che ricorda le decisioni assunte nella riunione dello scorso 7 marzo, in cui si cita una frenata dell’economia.
“L’indebolimento dei dati economici indica una considerevole rallentamento del ritmo dell’espansione economica che si protrarrà nell’anno in corso, sebbene vi siano segnali che stiano iniziando a venir meno alcuni dei fattori idiosincratici interni che frenano la crescita” si legge nel bollettino economico diffuso questa mattina dalla Bce.
Andamento contrastato per le borse europee, in linea con landamento incerto dei futures di Wall Street. Tra i singoli titoli, la continua lotta interna a EssilorLuxottica danneggia il titolo, che scambia a -5,68%. Gli scontri ai vertici sono ormai diventati personali e ieri Del Vecchio ha accusato il vice presidente esecutivo del gruppo franco-italiano Hubert Sagnières di una presa di potere in un’intervista a Le Figaro.
Del Vecchio spiega che il manager francese ha nominato quattro manager chiave di Essilor con contratti a tempo indeterminato con aumento di stipendio e paracadute d’oro a insaputa sua e del CdA. Limprenditore italiano, nel consiglio di lunedì, ha cercato di trovare un compromesso con diverse proposte, tutte rifiutate da Sagnières. Per questa ragione Delfin, holding di Del Vecchio, sta valutando i modi migliori per garantire la conformità al contratto. Riservandosi di intraprendere tutte le azioni che riterrà necessarie per proteggere il suo interesse e quello degli stakeholder.
Continuano le vendite su Bayer (-2,49%) in seguito alla sentenza giunta da San Francisco che ha incriminato lerbicida Roundup, prodotto dalla controllata americana Monsanto, come la causa dellinsorgenza di tumori per un agricoltore della California. Ben intonati i titoli difensivi come quelli delle Tlc, dove Orange sale dello 0,80% e la spagnola Telefonica dello 0,57%.
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Giornata contrastata tra le Borse del Vecchio Continente. Lindice panaeuropeo Eurostoxx 50 registra un lieve ribasso dello 0,15%. Tonfo EssilorLuxottica (-6,55%) dopo il botta e risposta tra Del Vecchio e Saginières che risollevano i problemi della governance interna post-fusione. Lettera anche sulle banche francesi BNP Paribas e Soc.Gen. Sugli scudi ASML (+2,05%), Unibail Rodamco (+1,07%) e Unilever (+1,63%).
Piazza Affari chiude in rialzo, con il Ftse Mib che sale dello 0,20%. In testa ai guadagni STM (+4,40%), in scia alle performance positive del settore Tech a Wall Street. Continuano gli acquisti su Poste Italiane (+2,35%). Tonica anche Tenaris (+1,95%). Fiacche le banche: UBI Banca -0,88%, Banco Bpm -0,74% e Intesa SanPaolo -0,67%.
A giudicare dalla reazione del mercato alle parole accomodanti di Powell e della Fed di ieri, gli investitori hanno paura che, per giustificare un cambio di rotta politico così repentino, la banca centrale Usa sappia qualcosa sul rallentamento dell’economia Usa che loro non sanno.
Malgrado una Fed che assicura di continuare a sostenere i mercati iniettando denaro nel sistema, le Borse fanno fatica oggi. I titoli rischiosi vengono snobbati con i trader che preferiscono rifugiarsi nei beni rifugio. Come per esempio il titolo a dieci anni Usa, con i tassi che si sono abbassati ancora, mentre l’oro è salito di prezzo. I rendimenti dei Treasuries a sette anni stanno per invertirsi, scendendo al di sotto del livello dei Fed Fund.