Economia

Mercati: approfittare delle turbolenze estive per riposizionarsi

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Timori per la variante delta, dati macro sotto tono e guerra dei prezzi sul petrolio. Sono alcuni dei fattori che stanno catalizzando l’attenzione dei mercati in questo avvio di semestre.

“La reazione emotiva di breve ha portato ad aumento della volatilità con mercati azionari sotto pressione e bond premiati con tassi in forte calo, ma, a ben vedere si creano i presupposti anche per il proseguimento del rally della seconda parte dell’anno” ha spiegato in una nota Antonio Cesarano, Chief Global Strategist, Intermonte, aggiungendo che sono due le caratteristiche distintive rispetto al primo semestre, ovvero la performance semestrale non più a doppia cifra da una parte. E la maggiore volatilità attesa, soprattutto in estate.

Cosa aspettarsi per i prossimi mesi?

Per Cesarano, “lo scenario idilliaco per i mercati (quello che gli anglosassoni chiamo goldilocks) sarebbe rappresentato da una crescita che recupera ma non al punto da far fare dietrofront alle banche centrali”.

In altri termini,  una crescita con fattori di rischio temibili (variante, prossimo scontro aspro Usa/Cina ecc), al punto da indurre maggiori stimoli per più tempo.

“Le possibili turbolenze estive possono essere occasione per riposizionarsi maggiormente sui comparti che beneficiano di uno scenario di tassi in calo e curva in flattening: in generale il tech o comunque tutti i settori più sensibili ai tassi in calo (come, ad esempio, le rinnovabili con l’utilizzo di ETF tematici ad hoc, cercando di evitare quelli con eccessiva concentrazione in pochi titoli). A ciò si può aggiungere anche il comparto utility che ha il triplo vantaggio di domanda rigida, presenza nella transizione energetica e beneficio da tassi in calo/flattening sul lato debito”.

Reddito fisso: le attese per i Btp

Sul fronte bond, secondo Cesarano, il periodo estivo fino alla parentesi elettorale delle comunali potrebbe essere tendenzialmente meno favorevole per i Btp. Tuttavia, potrebbe essere utile sfruttare i tassi più elevati della parte a lungo termine dei Btp a fronte di operazioni di vedita di futures su Btp 10y duration weighted, al fine di sfruttare anche il trend di flattening.

“Sul fronte corporate/financials, la strategic review della BCE pone la crescente necessità di aumentare il peso della componente green bond in portafoglio, che pertanto andranno tenuti in maggiore considerazione.
Le eventuali temporanee fasi di allargamento degli spread sui corporate italiani nel periodo estivo potrebbero essere coperte parzialmente tramite opportune strutture opzionali sul FTSEMib, vista la buona correlazione tra corporate spread e indici azionario”.

Infine, nelle fasi di temporanei rialzi dei tassi – conclude l’esperto – si potrebbe approfittare per posizionarsi su high yield USA a duration corta e, sull’estremo opposto, la parte Treasury a lunghissimo termine, per sfruttare il trend delineato sui tassi/curva. In questo caso, il comparto ETF può agevolmente consentire il posizionamento.