Economia

Legge di bilancio, da Draghi monito all’Italia: “così costi salgono per tutti”

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Mario Draghi l’aveva detto ieri: violare le regole di bilancio Ue rischia di costare caro a tutti. Dopo la lettera Ue in cui si parla di una violazione “senza precedenti” del patto di stabilità da parte del governo italiano con la legge di bilancio del 2019 che vede il deficit salire al 2,4% del Pil, i rendimenti dei Bond italiani salgono per la terza seduta di fila.

Il presidente della Bce non ha mai citato l’Italia espressamente, ma le sue parole di avvertimento sono state interpretate dai mercati come un evidente monito alla terza economia dell’area euro. Lo Spread di rendimento tra Btp e Bund decennali è salito ai massimi di cinque anni e mezzo, mentre la Borsa di Milano cede più di un punto percentuale con le banche che sono le più colpite dai ribassisti.

Intervenuto al summit dei leader dell’Unione Europea dedicato all’integrazione in Eurozona, Draghi ha ricordato che le leggi del patto di stabilità e crescita vanno rispettate, perché è nell’interesse di tutti: questo pare sia stato il messaggio del banchiere centrale romano, secondo quanto riferito da un funzionario che ha partecipato alla riunione.

Le dichiarazioni molto critiche nei confronti dei piani di bilancio del governo giallo verde, unite alla lettera al fulmicotone della Commissione Europea (che parla di un inadempimento particolarmente grave” delle regole sulla stabilità dei conti pubblici), hanno messo pressione sugli asset italiani con il tasso dei Bond italiani che è salito di 20 punti base (guarda grafico del Btp decennale).

“Non c’è alcuna prova che compromettere le regole di bilancio porterà a una prosperità, ma costerà caro a tutti gli attori” in campo, ha osservato Draghi ai 27 capi di governo e di Stato Ue, facendo un riferimento chiaro alla situazione attuale dell’Italia. “Le regole vanno rispettate nell’interesse di tutte le parti, specialmente dei paesi più deboli”.

La Francia e la Spagna in passato hanno violato le regole di bilancio e oltrepassato i limiti. La Germania da parte sua, il paese virtuoso per eccellenza dell’area euro, sfrutta da anni un avanzo commerciale enorme e ha violato le regole di bilancio per lunghi periodi di tempo senza che nessuno muovesse un dito.

In teoria i rendimenti di Btp, Bund e titoli greci dovrebbero essere identici, ma in concreto non lo sono affatto. La differenza misura il rischio di default come viene percepito dai mercati. I livelli record significano che gli investitori sono sempre meno convinti dell’affidabilità creditizia dell’Italia e che ora non viene nemmeno escluso uno scenario di Italexit.