Economia

Italia, Ue non apre procedura di infrazione: spread in calo sotto 200 punti

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Alla fine la Commissione Ue ha deciso di non raccomandare l’apertura della procedura di infrazione contro l’Italia.

Avevamo posto tre condizioni: dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni e quindi la procedura per debito non è più giustificata (…) La correzione decisa dal governo Conte di 7,6 miliardi di euro, pari allo 0,42% del PIL, è molto molto significativa. Ciò detto, la Commissione europea continuerà a monitorare da molto vicino

Così il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. Entusiasmo traspare dalle parole del premier Giuseppe Conte che su Facebook scrive:

“Oggi è un giorno importante per l’Italia che porta a casa il risultato che merita. Nessuna procedura di infrazione, l’Europa ci riconosce serietà e responsabilità. Non era facile e in molti erano pronti a scommettere contro di noi. Noi invece abbiamo sempre creduto nel nostro Paese, sulla solidità dei nostri conti pubblici e sulla bontà e sull’efficacia delle politiche adottate dal mio Governo. L’Italia è un grande Paese, credibile, e anche oggi ne abbiamo avuto ulteriore conferma”.

Anche il ministro Tria commenta la notizia.

“L’Europa deve portare avanti le politiche di sostegno alla crescita, con rigore (…) il Governo sta continuando a lavorare per portare avanti la nostra politica economica (…) passi avanti sono stati fatti con una stabilità finanziaria, la possibilità di ridurre la pressione fiscale, il tentativo di portare avanti i programmi di investimento”.

“Il prossimo obiettivo, ha continuato il titolare del dicastero di via XX Settembre, oltre ad un piano relativo alla flat tax è che non bisogna contenere il deficit attraverso l’aumento delle tasse”.

Una notizia che ha un positivo effetto sui mercati con Piazza Affari che si conferma tra le migliori con l‘indice Ftse Mib che apre in rialzo grazie anche alla discesa dello spread tra BTp e Bund, che cala  fino a 194 punti con il rendimento del titolo decennale all’1,55%.