ROMA (WSI) – Helicopter money o anche pioggia di denaro dal cielo, ultima opzione delle banche centrali mondiali? In Giappone, il governo guidato dal premier Shinzo Abe ci sta già pensando, ma con una formula tutta particolare che, nel sostenere la super latitante inflazione, tende a introdurre anche controlli di capitali e un continuo monitoraggio sulle spese dei consumatori.
Il Giappone, fanno notare diversi economisti, ha quasi esaurito i propri bazooka monetari, dopo aver copiato la Bce di Mario Draghi inaugurando l’era dei tassi negativi e aver riposto le speranze nel suo infinito programma di Quantitative easing.
Rimane l’opzione dell’helicopter money che, secondo Sankei – la notizia è stata successivamente riportata da Bloomberg – avverrà nel modo seguente: nel budget supplementare riferito all’anno fiscale 2016, il governo giapponese includerà buoni regalo o voucher a favore di giovani che appartengono alla fasce più basse del reddito. I destinatari potranno utilizzarli per far fronte alle necessità quotidiane.
Ma attenzione: la scelta dei buoni regalo non è casuale. Il governo, riportano le fonti, ritiene che tali finanziamenti siano più efficaci nello stimolare i consumi rispetto al semplice erogare contante, in quanto quest’ultimo potrebbe essere depositato, o risparmiato. Ma tale scelta ovviamente non fa altro che alimentare i sospetti di chi ritiene che le banche intese come sistema starebbero orchestrando da tempo un piano per eliminare il contante.
Intanto, gli economisti sono sempre più attratti dall’opzione helicopter money, che è stata coniata dall’ex presidente della Fed, Ben Bernanke, ribattezzato poi per questo “Helicopter Ben”. Nel 2002, Bernanke disse che una maggiore quantità di moneta in circolazione avrebbe potuto finanziare tagli alle tasse, e confermarsi “quasi sicuramente un efficace stimolo per i consumi e dunque per i prezzi”.
In una recente nota, Roubini Global Economics, la società che fa capo a Nouriel Roubini, si è mostrato favorevole all’iniziativa
“Se dispiegato con successo, lo strumento dell’helicopter money fornirebbe un sostegno notevole e praticamente immediato alla crescita, e sarebbe seguito da un aumento dell’inflazione. In risposta, il paese “target” assisterebbe a un aumento dei tassi di interesse a un apprezzzamento della valuta. Questa catena di causa ed effetto è ben diversa da quella associata con il semplice QE, che agisce abbassando i rendimenti dei bond“.
Il piano del premier Abe potrebbe però essere stato concepito per risolvere un’altra grana, che a livello politico disturba non poco il sonno di Abe & Company: la richiesta dei sindacati di alzare gli stipendi. Che potrebbe essere da Abe (forse), se non circuita, almeno rimandata.