Economia

Google lancia Bard, la sua nuova intelligenza artificiale

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Il diretto concorrente e rivale di Chat GPT, Bard, è ora disponibile al pubblico. La nuova intelligenza artificiale è stata sviluppata da Google e si basa su una tecnologia alla quale Alphabet sta lavorando da parecchi anni. Bard avrà un proprio sito web dedicato e, almeno per il momento, non verrà promossa con forza da Google Search.

In un primo momento il nuovo chatbot sarà disponibile solo per un numero limitato di utenti in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Con il passare del tempo, vi potranno accedere anche gli utenti di altri paesi e lingue.

Bard, la nuova intelligenza artificiale di Google

Nel momento in cui si parla di intelligenza artificiale o, comunque vada, di ricerca sul web, Google non è sicuramente abituata a rincorrere. Con il lancio di Bard, il colosso statunitense è riuscito a dimostrare di non essere rimasta indietro. La chatbot è stata pensata per andare a competere proprio con il popolarissimo Chat GPT, finanziato tra gli altri da Microsoft.

Bard, così come il rivale, è in grado di rispondere alle domande che gli utenti gli pongono, ma soprattutto è in grado di rispondere ad una vasta gamma di richieste e di disquisire su un’infinità di argomenti. Il livello di comprensione è molto simile a quello di un umano, a cui, a tratti, può essere addirittura paragonato.

Google ha mostrato diversi esempi di risposte che Bard è in grado di fornire: la chatbot ha risposto ad una richiesta di attività per un bambino, che è interessato al bowling e a fornito una risposta ad una domanda sui venti libri da leggere nel corso del 2023.

Chat GPT e Bard hanno un aspetto che li accomuna: la tendenza, in alcuni momenti, ad inventarsi dei fatti. E a comportarsi in maniera strana. A rendere noti gli errori di Bard ci ha pensato la stessa Google, che ha diffuso un esempio in cui la chatbot ha sbagliato il nome di una pianta, che era stata suggerita per la coltivazione in casa.

Come raggiungere e come funziona il nuovo chatbot

Bard potrà essere raggiunto attraverso una pagina web dedicata, che risulta essere completamente separata dalla normale interfaccia di ricerca di Google. Sarà in grado di offrire tre risposte per ogni domanda: questa scelta è stata effettuata per far comprendere agli utenti che la chatbot è in grado di generare delle risposte nell’arco di qualche secondo. E che può anche commettere degli errori.

Google, sotto ogni risposta di Bard, inserirà anche una query relativa ad una ricerca web convenzionale. Gli utenti, inoltre, avranno la possibilità di fornire un feedback su chatbot, in modo da aiutare la società a perfezionare il prodotto. I feedback possono essere forniti con un pollice in su od un in giù e sarà possibile inserire un commento più dettagliato.

I primi feedback su Bard

Per il momento Bard è stato messo a disposizione di un numero limitato di tester. Gli utenti nel Regno Unito e negli Stati Uniti ne possono richiedere l’accesso.

I primi utenti di Bard, stando a quanto riferisce Google, lo hanno trovato utile per generare dei nuovi testi o delle idee. Alcuni utenti sono anche riusciti a far comportare la chatbot in maniera non appropriata: non sono state specificate, però, le restrizioni che Google ha applicato al sistema.

Bard e Chat GPT, i punti in comune

Ricordiamo che Bard e Chat GPT, benché abbiano dato prova di essere in possesso di grandi potenzialità e un’immensa flessibilità, sono dei sistemi ancora imprevedibili e che, in questo momento, sono ancora in fase di sviluppo. Questo, sicuramente, costituisce un vero e proprio dilemma per le imprese che hanno intenzione di ottenere un vantaggio economico sfruttando questa tecnologia.

I due chatbot sfruttano dei potenti modelli di intelligenza artificiale, che sono in grado di individuare quali parole dovrebbero seguire all’interno di una particolare frase. Per arrivare a questo risultato sia Bard che Chat GPT si basano su modelli statistici ricavati da enormi dati di addestramento testuali. Una tecnica particolarmente utile per imitare le risposte umane.