Economia

Gestore: questo indice crollerà -80% per recessione e inflazione

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Lui è Crispin Odey, fondatore di Odey Asset management e sostenitore del fronte Leave del referendum dello scorso 23 giugno sulla Brexit. Probabilmente si sarà a tal proposito anche pentito del sostegno dato al divorzio del Regno Unito dall’Unione europea, visto che ha appena detto ai suoi clienti di prepararsi a una recessione e a una inflazione più elevata, che potrebbero zavorrare la borsa di Londra con perdite fino a -80%.

Secondo Odey, l’azionario britannico sarà messo sotto pressione e invertirà la rotta dopo aver guadagnato il 30% in cinque anni. In una lettera agli investitori ottenuta da Bloomberg News, il money manager rivela anche di detenere posizioni short nei seguenti titoli: Tullow Oil, Intu Properties e ITV.

Così il gestore:

“Siamo destinati ora a far fronte a una recessione nel Regno Unito, così come una inflazione. Sarà difficile per il mercato azionario rimanere immune a tutto questo”.

Da segnalare che il principale hedge fund di Crispin Odey ha perso circa il 43% dall’inizio del 2016.

Finora l’indice benchmark della borsa di Londra, il Ftse 100, ha beneficiato in realtà dell’effetto Brexit, in quanto la debolezza della sterlina ha sostenuto i titoli delle aziende esportatrici britanniche sul listino: il rialzo del Ftse 100 è di quasi il 10% dallo scorso 23 giugno, giorno del referendum sulla Brexit.

Proprio il calo della sterlina potrebbe avere tuttavia, secondo Odey, un effetto boomering, portando il tasso di inflazione al di sopra del 3,5%.

Da segnalare che l’ultimo dato relativo all’inflazione, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, ha messo in evidenza un’accelerazione della dinamica dei prezzi dell’1% a settembre, ovvero la crescita più forte dal 2014.

Il gestore, che non ha mai risparmiato critiche al piano di Quantitative easing, ha così commentato la posizione in cui versa la Bank of England:

“La Bank of England fa fronte a diverse pressioni, e dovrebbe agire aumentando i tassi di interesse