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Futures Usa riducono perdite dopo dato produzione

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New York – Dopo la pubblicazione del dato relativo alla produzione industriale, salita più delle attese, i futures sugli indici americani riducono le perdite.

I contratti sugli indici non erano stati aiutati dai dati relativi ai prezzi alle importazioni e all’avvio di nuovi cantieri . L’ultimo dato si rivela più confortante, in quanto mette in evidenza come la produzione industriale di luglio sia cresciuta a un ritmo doppio rispetto alle attese.

Wall Street sembra orientata dunque ad avviare la giornata di contrattazioni all’insegna dei ribassi; i futures americani (vedi performance in fondo pagina) si sono allineati subito alla performance negativa delle borse europee, che scontano il rallentamento dell’economia nell’Eurozona e soprattutto in Germania.

“Il dato debole reso noto dalla Germania segue gli altri indicatori diffusi in Europa, che hanno messo in evidenza una crescita zero in Francia nel corso del secondo trimestre. Per questo, i numeri sollevano nuovi timori sulla solidità di quelle economie, che sono state considerate fino a questo momento forti” nel Vecchio Continente, ha commentato a MarketWatch Chris Williamson, responsabile economista presso Markit.

Si guarda con attenzione anche al summit in giornata tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il Presidente della Francia Nicolas Sarkozy. Attenzione rivolta alle possibili misure che verranno adottate per risolvere la crisi del debito in Europa.

Dopo aver guadagnato il 7% nelle ultime tre sessioni, brindando nella giornata di ieri, in particolare, all’accordo con cui Google acquisterà Motorola Mobility Holdings per $12,5 miliardi, Wall Street sembra pronta a fare dietrofront.

Nel commentare il sentiment di mercato, Jay Suskind, vice direttore generale senior di Duncan Williams, si è così espresso: “Chiaramente, anche solo da un punto di vista psicologico, il mercato è esausto dopo le ultime due settimane e mezzo che ha vissuto”.

Sul fronte aziendale, attenzione agli utili diffusi dal colosso attivo nel settore retail, Wal-Mart. La società ha reso noto di aver assistito nel suo secondo trimestre fiscale a utili netti in rialzo del 5,7%, a $3,8 miliardi, o $1,09 per azione, contro i $3,6 miliardi, o 97 centesimi per azione, dello stesso periodo dello scorso anno.

Escludendo gli oneri straordinari, Wal-Mart avrebbe guadagnato $1,12 per azione: il risultato è stato dunque superiore alle previsioni degli analisti, che parlavano di un attivo per azione pari a $1,08. Il colosso ha alzato le stime sugli utili dell’intero anno a un range compreso tra $4,41 e $4,51 per azione, contro le precedenti previsioni di $4,35-$4,50 per azione.

In calendario anche il risultato di bilancio di Dell; gli analisti prevedono un utile per azione di 49 centesimi e un fatturato di $15,74 miliardi. Home Depot Inc ha registrato utili superiori alle attese e ha alzato le stime sui risultati di fine anno.

Dal fronte economico, attesa per il dato relativo ai nuovi cantieri e ai permessi di costruzione rilasciati. In calendario anche l’indice dei prezzi alle importazioni e, più tardi, la produzione industriale.

Sul fronte valutario l’euro è in calo a New York a quota $1,4361 (-0,59%), e scende anche contro il franco svizzero, a 1,1188 (-1,26%) e contro lo yen, a 110,19 (-0,72%). Anche il dollaro cede sulla moneta giapponese, a 76,73 (-0,14%).

I futures sul petrolio sono in calo di $1,14 a $86,74 il barile. In rialzo invece le quotazioni dell’oro, che guadagnano l’1,23%, a $1.779,6 l’oncia.

Intanto alle 15.27 (le 9,27 ora di New York) il future sull’indice S&P500 scende di 12,40 punti (-1,04%), a 1.186.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 13,25 punti.

Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 40 punti (-0,34%), a 11.364.
Sul mercato dei Treasury, i rendimenti decennali calano al 2,316%.