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Fed: cosa aspettarsi stasera su tapering e tassi di interesse

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Dalla riunione della Fed di mercoledì potrebbe arrivare l’atteso segnale sulla data d’inizio del tapering, la riduzione del ritmo di acquisti di titoli mensili dagli attuali 120 miliardi di dollari.
La maggioranza degli analisti non crede che i segnali di debolezza arrivati dal mercato del lavoro americano lo scorso agosto, influenzati dall’andamento dei contagi, possano dilazionare le tempistiche del rientro. A Jackson Hole il presidente della Fed Powell aveva già prefigurato l’avvio del tapering entro l’anno e l’opinione più diffusa fra gli analisti è che si comincerà a procedere dal prossimo dicembre.

“Complici i dati sull’occupazione di agosto non incoraggianti, crediamo che nel meeting del 22 settembre la Fed manterrà un atteggiamento di prudente attesa. Sarà solo un rinvio. Non sembra che la variante Delta possa mettere i bastoni tra le ruote al mercato del lavoro e ci aspettiamo che la forte performance continui con il passaggio dall’estate all’autunno. Pertanto, ci attendiamo un annuncio del tapering prima di fine anno”, ha dichiarato il senior economist di Alliance Bernstein, Eric Winograd.

Anche per François Rimeu, senior strategist di La Française AM, i dati sull’occupazione non dovrebbero incidere sulle indicazioni date da Powell sul tapering. Secondo Rimeu, “l’annuncio più importante di questa riunione del Fomc potrebbe essere il dot plot”, che presenta le aspettative dei vari membri sulla posizione dei tassi alla fine di ciascun anno. “Non pensiamo che la mediana delle previsioni per il 2022 e il 2023 cambierà (nessun rialzo nel 2022 e due rialzi nel 2023), ma il 2022 è sicuramente difficile da prevedere” ha affermato Rimeau, “la mediana delle previsioni per il 2024 dovrebbe evidenziare tre rialzi”. La Francaise si aspetta alcune revisioni al rialzo per l’inflazione (Pce), con “proiezioni in aumento dal 3,4% al 4,2% nel 2021, dal 2,1% al 2,2% nel 2022 restando invariate nel 2023 al 2,2%. La mediana delle attese sull’inflazione per il 2024 dovrebbe attestarsi al 2,1%”.

Fed, un tapering che non ha fatto paura

Il successo nella comunicazione del tapering nei mesi scorsi, che non ha provocato le stesse turbolenze osservate nel taper tantrum del 2013 dovrebbe incoraggiare i membri del Fomc a proseguire sulla rotta tracciata, ha affermato invece Franck Diximier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors. “La riduzione graduale degli acquisti è stata digerita con calma dagli investitori, senza alcun impatto significativo sui mercati”, ha dichiarato Diximier, “la Fed dovrebbe quindi consolidare le aspettative degli investitori”, rimanendo tuttavia “cauta” sulla “la tempistica e il ritmo della riduzione degli acquisti”. Ovvero su decisioni che “saranno prese in una delle ultime due riunioni del 2021, a novembre o dicembre, per essere attuate alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo”, ha concluso Diximier.