Economia

Elezioni, Ue: squilibri eccessivi in Italia, no a governo ad interim

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In Italia ci sono ancora diversi problemi strutturali da risolvere e il prossimo governo avrà una bella mole di lavoro da sbrigare, tra riforme, risoluzione dei problemi del settore finanziario e abbattimento del debito. Resta per esempio ancora troppo alto il numero degli npl (non-performing loans, i crediti deteriorati) iscritti nei bilanci delle banche, oltre che il tasso di disoccupazione, specie quello giovanile.

Lo ha evidenziato la Commissione europea nel suo rapporto sugli squilibri, in cui si dice che “in Italia ci sono squilibri eccessivi“. In seno all’organo esecutivo europeo c’è anche preoccupazione per l’esito incerto del voto italiano: “un governo ad interim”, ha avvertito il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, infatti, “non avrebbe il pieno mandato per le manovre di bilancio“.

Ovviamente c’è timore anche per la situazione legata al debito pubblico, che nonostante il rallentamento recente, rimane una vera e propria tegola per l’Italia, essendo sempre sopra il 130% del Pil. “In Italia abbiamo visto che la crescita è rafforzata nel 2017 e ci si aspetta che resti costante anche quest’anno, ma è ancora molto sotto la media europea, il debito è il secondo più elevato dell’Ue e la produttività è bassa”. “Ci sono ancora problemi nel settore bancario, ma si stanno affrontando”, ma in generale restano ancora “sfide” da superare, ha aggiunto.

“La competitività esterna è migliorata ma la debole produttività, legata a ostacoli strutturali, all’accelerazione del costo del lavoro e alla bassa inflazione rendono impegnativo ribaltare la perdita di competitività“. Lo stock di npl poi, ha aggiunto Dombrovskis, “ha cominciato a scendere recentemente”, ma anche se il trend è da giudicare positivamente “pesa ancora sul capitale delle banche, sui profitti e sulle politiche di prestito”.