Economia

Crisi di governo: l’Ue chiede misure correttive nel 2017

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ROMA (WSI) – L’esito del referendum costituzionale di domenica scorsa ha aperto la crisi di governo con le dimissioni del premier sconfitto Matteo Renzi, per ora congelate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in attesa dell’approvazione della Legge di Stabilità 2017.

E pare che proprio nel 2017 ci potranno essere misure aggiuntive al fine di permettere all’Italia di rispettare il Patto di Stabilità. A scriverlo nero su bianco i ministri finanziari dell’Unione europea nelle conclusioni della riunione dell’Eurogruppo. Riunione a cui non ha partecipato il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, sostituito dal direttore generale del Tesoro, Vincenzo La Via.

“Padoan non è qui per ragioni comprensibili, ci ho parlato questa mattina è difficile in questo snodo per il governo italiano impegnarsi in misure aggiuntive, per questo l’Eurogruppo lo invita a farlo nel prossimo futuro”.

Queste le parole del presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem che ha sottolineato:

“L’esito del referendum non cambia davvero la situazione economica in Italia o nelle banche italiane, i problemi che abbiamo oggi sono quelli di ieri e bisogna occuparsene (…) L’Italia è una economia forte, una delle più grandi, con istituzioni forti, e un governo futuro dovrà affrontare la situazione economica. In particolare, i problemi di alcune banche (…)

Tuttavia l’Eurogruppo adotta una dura presa di posizione sostenendo che l’Italia debba prendere le misure necessarie per rispettare nel 2017 il patto di Stabilità.

“L’alto livello del debito italiano resta motivo di preoccupazione (…) la manovra italiana è a rischio di non rispetto del Patto e sarebbero necessarie misure addizionali significative. Sebbene l’Italia possa beneficiare di una più piccola ma sempre significativa deviazione dall’aggiustamento” a causa delle spese per migranti e terremoto, l’invito è comunque a prendere le misure necessarie per assicurare che il bilancio sia in linea con le regole”.

Quanto alle tempistiche il numero uno dell’Eurogruppo Dijsselbloem ha affermato:

“E’ impossibile chiedere adesso all’Italia di impegnarsi in misure aggiuntive, la tempistica dipende dall’Italia, anche l’Eurogruppo e la Commissione aspettano un nuovo Governo”.