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Borsa Milano teme la Fed, petrolio -4%. Boom tassi Treasuries

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MILANO (WSI) – Borsa Milano debole in una sessione dominata dalla volatilità. Ftse Mib chiude in calo -0,29% a 21.320,23 punti. Si mette in evidenza il tonfo di A2A, che cede oltre -6%.

Le quotazioni del petrolio tornano a fare dietrofront. I futures sul petrolio scambiati a New York scendono -4,2%, dopo la pubblicazione dei dati relativi alle scorte da parte del dipartimento di Energia Usa. I prezzi oscillano sotto quota $36. Brent -3,25% a $37,20. Oro in rialzo, +1,38% a $1.075,86.

A Wall Street il sentiment è positivo, nell’attesa del rialzo dei tassi d’interesse Usa, il primo dal 2006, che dovrebbe essere comunicato oggi, verso le 20 ora italiana. Diversi strategist sottolineano che la Federal Reserve di Janet Yellen non rischierà di andare troppo oltre, con l’adozione della politica monetaria restrittiva, e che il rialzo dei tassi sarà graduale. Ma il tono positivo degli indici azionari Usa si smorza, e il Dow Jones brucia -170 punti rispetto ai guadagni dell’avvio di seduta.

L’ ex presidente della Fed Ben Bernanke, ritiene che il ciclo di rialzi sarà “lento e graduale”.

Detto questo, diversi strategist ed economisti temono che la Federal Reserve non stia azzeccando i tempi della stretta monetaria, tenuto conto delle condizioni traballanti esterne (vedi turbolenze dei mercati emergenti, Cina in primis, rischio di default dei bond high yield e di crac aziendali a causa del tracollo del greggio e crollo delle materie prime).

In Asia le Borse, in particolare quella giapponese (Nikkei +2,6%, ai massimi di due mesi e mezzo), vengono favorite dal recupero del dollaro che però si smorza. Nessun rally del biglietto verde, piatto nei confronti dell’euro a $1,09 e appena in lieve rialzo rispetto allo yen, ben oltre comunque quota JPY 121.

Boom tassi Treasuries a 2 anni, che si riavvicinano alla soglia dell’1%, per la prima volta dal 2010.