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Borsa Milano +1,6%, rally del petrolio

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MILANO (WSI) – Le speranze di un accordo tra Grecia e creditori europei hanno alimentato gli acquisti alla Borsa di Milano, che chiude in netto rialzo. Il listino Ftse Mib ha guadagnato +1,63% a quota 23.176,88 punti. Londra da parte sua ha raggiunto un nuovo record, superando per la prima volta i 7.000 punti.

L’euro si porta sopra 1,08, il petrolio guadagna circa +5% in Usa e l’argento avanza del 4,5%. Sul mercato dei titoli di stato, lo spread tra i tassi sui BTP e quelli sui Bund a 10 anni si è ampliato di quasi +7% sopra 104 punti base, a fronte di rendimenti in calo all’1,21%, prima di riassestarsi in linea di parità in area 101,22 sul finale.

Sul valutario l’euro accelera, reagendo positivamente alla notizia sugli aiuti per due miliardi concessi dalla Ue alla Grecia e supera anche la soglia di $1,08, attestandosi a $1,0844 (+1,73%); rapporto fra dollaro e yen -0,54% a 120,13. Euro/franco svizzero +0,14% a CHF 1,0566. Euro/yen +1,12% a JPY 130,18. Oggi giornata di scadenze tecniche a Piazza Affari.

Rally per il future sul petrolio. I contratti scambiati a New York balzano +4,87% a $46,10. Brent +1,58% a $55,29. Oro +1,32% a $1.186,68, argento +4,56%, a $16,88.

Sul Ftse Mib bancari contrastati, ma Intesa corre oltre +3%. Volano Eni (+3,44%) e Snam (+3,28%). Telecom Italia riduce le perdite nel pomeriggio all’indomani della pubblicazione dei risultati di bilancio, che hanno messo in evidenza, nel 2014, il ritorno all’utile per la prima volta dopo tre anni di perdite. Focus sulla fusione con TIM, sull’emissione di bond per un valore fino a 2 miliardi.

Nuovo sprint per Pirelli, con il titolo che ha fatto un balzo di anche quasi +6% dopo la conferma di Camfin sul riassetto della società e su alcuni rumor circolati nelle ultime ore. Il titolo, che ha testato il record degli ultimi 25 anni, chiude a +2,21% a 15,23 euro. Maglia nera FCA -0,65%.

L’azionario europeo, misurato dalla performance dell’indice Stoxx Europe 600, viaggia sui massimi dal 2000, toccati già nella giornata di ieri, e archivia la settima settimana consecutiva di guadagni.

Ieri l’indice ha sorpassato il massimo del giugno del 2007, sulla scia delle speculazioni secondo cui la Fed non avrà fretta di alzare i tassi, vista la moderazione nel tasso di crescita dell’economia Usa. Lo Stoxx 600 scambia a un valore inferiore al record di tutti i tempi, testato nel marzo del 2000, di appena l’1%.
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Dall’inizio dell’anno, il rally è stato del 17% grazie al QE, che ha portato gli investitori a scommettere sul miglioramento dei fondamentali dell’Eurozona, ancora poco convincenti. Su base settimana, Stoxx 600 è in crescita +1,1%.

Tra le storie societarie odierne, focus su Lafarge +3% e Holcim, che hanno raggiunto un accordo per salvare una fusione da $40 miliardi che darà vita al colosso del cemento numero uno al mondo.

Novità sul fronte Grecia, con il premier Tsipras che dovrà presentare una nuova lista di riforme. Se piacerà ai creditori europei, l’Europa potrebbe concedere aiuti freschi già dalla prossima settimana. Il mercato ci spera e saluta con favore la notizia secondo cui la Commissione Ue ha deciso di fornire due miliardi di aiuti per risolvere la “crisi umanitaria” – come l’hanno definita Tsipras e Juncker – del paese.

Riguardo ai mercati asiatici, balzo dello Shanghai Composite, +1% per chiudere al massimo dal maggio del 2008. Particolarmente acquistati i titoli finanziari, con Agricultural Bank +2%, e i broker Citic Securities e Haitong Securities rispettivamente +9% e +5,9%. Sulla borsa di Tokyo, l’indice Nikkei ha terminato la settimana al nuovo record in 15 anni a 19.560 punti, con +0,43%. Hong Kong sotto pressione -0,30%, Sidney +0,41%, Seoul -0,03%.

(Lna-DaC)