Economia

Bce, Mersch: “tornerà l’inflazione negativa in Eurozona”

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NEW YORK –  All’interno della Bce si sta consumando un botta e riposta tra il presidente Mario Draghi e uno dei membri del board esecutivo, Yves Mersch che appoggia la sponda dei falchi.

Mentre il numero uno della Banca centrale europea annuncia l’arrivo di nuovi stimoli monetari nel mese di marzo quando l’istituto potrebbe rivedere quelli decisi nel mese di dicembre, fa un passo indietro il lussemburghese Yves Mersch, membro del comitato esecutivo della stessa Bce. Nel corso di un’intervista al Wall Street Journal, Mersch ha paventato l’arrivo di tassi di inflazione negativi tra la primavera  e l’inizio dell’estate 2016, uno scenario non certo “confortevole” anche se non si è sbilanciato più di tanto.

“Analizzeremo lo scenario in base ai nuovi dati sull’inflazione, ma non date per scontato che verranno ulteriormente potenziati. Anche perchè la portata di quanto deciso a dicembre è stata sottovalutata dagli investitori (…) ma su marzo non è stato deciso ancora nulla”.

Il membro della Bce ha affermato che il Consiglio direttivo del 10 marzo dovrà riesaminare ed eventualmente correggere le eventuali misure ma non è detto che verranno lanciati altri stimoli, considerando anche il fatto che vi sono stati sviluppi nell’area euro. Il calo del prezzo del greggio – come fa notare Mersch – ha un impatto negativo sul carovita ma ha effetti positivi per l’economia che attualmente “sta registrando molti segnali positivi”.

Mersch ha così appoggiato la sponda dei falchi all’interno della Bce, capitanati dal tedesco Jens Weidmann, sempre contrario e misure espansive. Sulla stessa scia, anche Mersch ha dimostrato la sua riluttanza a misure troppo espansive e troppo affrettate. “A volte penso che la gente sui mercati dovrebbe ripassare l’inglese” – ha detto in tono molto seccato Mersch nel corso dell’intervista  “ a volte non è la comunicazione della Bce ad essere sbagliata, quanto l’enfasi che viene caricata dalle persone che hanno interessi personali”.