Laura Naka Antonelli pagina 281
“E’ molto probabile che la Federal Reserve faccia un passo indietro come altri paesi hanno fatto, come la Svezia (dopo la crisi del 2008), dove si è pensato che alzare i tassi fosse una buona decisione, prima di cambiare idea e abbassarli”
ROMA (WSI) – “Fin dal 2014 il governo affronta la questione delle sofferenze delle banche con una prospettiva strutturale nel solco della strategia delle riforme. Siamo intervenuti per favorire il consolidamento del settore attraverso la riforma delle banche popolari piĂą grandi, la riforma delle fondazioni bancarie e la prossima riforma delle banche del credito cooperativo”. E’ quanto
ROMA (WSI) – In Italia l’incidenza fiscale di accise e Iva è pari al “70,3% per la benzina e del 69,3% per il gasolio, mentre nell’ Unione europea è del 67,8% per la benzina e del 63,5% per il gasolio”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo al Question time alla Camera.
ROMA (WSI) – La riforma delle BCC (banche di credito cooperativo) approderĂ domani nel Consiglio dei ministri, insieme ad alcune norme per accelerare le procedure per il recupero dei crediti. Riguardo all’accordo tra il Tesoro e l’Unione europea sulle sofferenze bancarie, sarĂ necessario invece piĂą di tempo, anche se il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha assicurato che
A presentarla, sono stati Carlo Bastasin, Marcello Messori e Stefano Miccossi della LUISS School of European Political Economy.
Il dollaro più forte è un altro deterrente agli acquisti, soprattutto per gli acquirenti del Sud America.
E’ un esercito di “Umiliati e Offesi”. Pronto a votare i vari Donald Trump e Marine Le Pen. Il Financial Times: “La storia la conosciamo giĂ : va a finire molto male”.
Parla Bill Ackman, gestore miliardario dell’hedge fund Pershing Square Capital Management. Flussi “monstre” in questo mercato.
Banche contrastate dopo i giudizi di Moody’s. Aiuta il rimbalzo del petrolio che ha riagguantato quota $30. Borsa cinese precipita al minimo in 13 mesi: paura fuga di capitali
Un taglio delle previsioni di ben $14 al barile. Anche la World Bank non crede in una ripresa delle quotazioni nel 2016. Troppi i motivi, sia dal lato della domanda che dell’offerta.