MILANO (WSI) – Seduta moderatamente positiva per le borse europee, mentre Wall Street è chiusa per le festività del Memorial Day. Le prossime manovre di politica monetaria della Fed tornano protagoniste sui mercati, dopo che il numero uno Janet Yellen ha lasciato intendere che l’economia Usa è pronta a un rialzo dei tassi durante l’estate. Yellen ha affermato che, nel caso in cui l’economia Usa dovesse continuare a espandersi e il mercato del lavoro a rafforzarsi, la Fed dovrebbe alzare i tassi “nei prossimi mesi”, dunque nella riunione di giugno, o luglio.
“E’ appropriato…che la Fed alzi i tassi di interesse overnight in modo graduale e cauto nel corso del tempo, e probabilmente nei prossimi mesi una manovra in tal senso sarebbe appropriata”. Immediata la reazione dei mercati con le speculazioni su un rialzo dei tassi nel meeting dei prossimi 14-15 giugno aumentate al 34% dal 30% precedente i commenti di Yellen. Le speculazioni sono monitorate attraverso i contratti sui futures sui fed funds, scambiati al CME. Balzo delle speculazioni anche per il meeting della Fed del 26-27 luglio, schizzate al 60%, a un valore più che doppio rispetto al mese scorso.
Yellen non ha mancato di complimentarsi con la politica monetaria della Fed. Tra le principali dichiarazioni rilasciate lo scorso venerdì:
- La gestione della crisi finanziaria da parte della Fed è stata magnifica.
- Il QE ha aiutato l’economia a recuperare terreno.
- Siamo focalizzati sul rischio sistemico, sulla stabilità finanziaria
- Non abbiamo un obiettivo particolare di tagliare i tassi in caso di shock
- L’America ha un enorme debito di gratitudine verso Bernanke.
- Il capitalismo è il sistema economico migliore, ma può spezzarsi.
Tra i mercati asiatici, occhio alla borsa di Tokyo, con il Nikkei 225 che supera la soglia dei 17.000 punti, beneficiando delle dichiarazioni del premier giapponese Shinzo Abe, che ha affermato che ritarderà l’imposizione dell’IVA per due anni e mezzo.
Sul valutario, il dollaro è scattato in rialzo subito dopo i commenti di Yellen. L’euro, che rischia di bucare al ribasso, $1,11 si è poi ripreso. Il rapporto dollaro/yen è in progresso, oltre quota JPY 111.
Sul fronte delle materie prime, i prezzi del petrolio fanno dietrofront, e sia il Brent che il contratto WTI Crude scambiano attorno a $49 al barile. Oro giù, rischia quota $1.200 l’oncia. Sul mercato dei titoli di stato, occhio allo lo spread BTP-Bund e ai tassi sui BTP decennali.
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