Economia

Wall Street in rialzo con rally petrolio. Nomura: “mercati volatili per anni”

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MILANO (WSI) -Chiusura di seduta positivo per la Borsa Usa grazie all’effetto positivo dato dal rally del petrolio e dalle parole incoraggianti sull’economia americana di Janet Yellen, governatore della Federal Reserve. Ci sono tuttavia preoccupazioni sul Pil del primo trimestre dopo il calo dello 0,5% delle scorte di magazzino di febbraio, il maggiore dal maggio 2013. Si teme che sia il segno che le aziende stanno forse riducendo le scorte alla luce di vendite che restano prive di slancio.

Nel finale, il Dow Jones guadagna lo 0,20% a 17.576 punti, lo S&P 500 mette a segno un aumento dello 0,28% a 2.047 punti mentre il Nasdaq cresce dello 0,05% a 4.850 punti.

Nella giornata di ieri, nel corso di un convegno che si è svolto all’International House di New York e a cui hanno partecipato anche gli ex presidenti della Fed Ben Bernanke, Paul Volcker e Alan Greenspan, ha parlato l’attuale numero uno della Federal Reserve Janet Yellen. Riferendosi a un mercato del lavoro ancora in “via di guarigione” e a un tasso di disoccupazione al 5%, Yellen ha detto:

“Sicuramente non direi che questa è un’economia in fase di bolla”. Detto questo Yellen ha anche smorzato i timori secondo cui gli Usa rischierebbero una recessione.

Una certa fretta a proseguire nel percorso di rialzo dei tassi è stata suggerita a Yellen da Richard Koo, responsabile economista presso Nomura Research, che si è così espresso, nel corso di un’intervista a Cnbc.

“La questione fondamentale è che le banche centrali che sono ricorse ai piani di Quantitative easing dovranno agire più velocemente rispetto a quelle che non hanno adottato il QE”. Da segnalare che, dopo il primo rialzo dei tassi in quasi 10 anni, operato dalla Fed lo scorso dicembre, i tassi Usa al momento viaggiano nel range compreso tra lo 0,25% e lo 0,50%.

Koo ha parlato di volatilità “inevitabile” e a tal proposito ha aggiunto:

“Credo che i mercati inizieranno ad abituarcisi, ma la volatilità durerà per anni fino a quando tutto sarà normalizzato”. (riferimento al processo di normalizzazione dei tassi).

Sul fronte delle materie prime, i prezzi del petrolio corrono, con il contratto WTI scambiato sul Nymex che ha chiuso in rally l’ultima seduta di una settimana in forte rialzo: il contratto a maggio al Nymex ha guadagnato il 6,6%, 2,46 dollari, a 39,72 dollari al barile. Da venerdi’ scorso, l’incremento e’ stato dell’8% circa. Nell’ottava passata aveva perso il 6,8%. E’ stata la dodicesima volta in 11 settimane che il greggio ha guadagnato almeno il 5% in una giornata. Market mover rimane l’ormai imminente meeting del prossimo 17 aprile a Doha, in Qatar, dove i produttori di petrolio Opec e non Opec si incontreranno per discutere l’opzione di congelare la produzione, al fine di risollevare i prezzi del petrolio. Nonostante il recente rally, i prezzi del greggio rimangono comunque a un livello inferiore di oltre -20% rispetto alle quotazioni dello scorso anno. Oro giù, attorno a $1.230 l’oncia.

Sul valutario, euro in ribasso sotto $1,14, attorno a $1,1365; dollaro in rialzo anche sullo yen di mezzo punto percentuale circa, a JPY 108,73.