Società

Nuovo BTP Green 2037: collocati 9 miliardi di euro, rendimento al 4,05%

Emesso il nuovo BTp Green per un ammontare di 9 miliardi. Lo ha reso noto il  Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha comunicato i risultati dell’emissione del nuovo titolo di stato connesso al mondo della finanza sostenibile.

BTP Green 2037: importo emesso a 9 mld di euro

Il titolo ha scadenza 30 ottobre 2037, godimento 30 aprile 2024 e tasso annuo del 4,05%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento dell’operazione è fissato per il 21 maggio.

Via XX settembre ha reso noto che l’importo emesso è stato pari a 9 miliardi di euro e il titolo è stato collocato al prezzo di 99,865 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 4,104%.

Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da cinque lead manager, BNP Paribas, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Deutsche Bank A.G., NatWest Markets N.V. e UniCredit S.p.A e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani in qualità di co-lead manager.

L’identikit dei sottoscrittori

A partecipare all’operazione circa 350 investitori per una domanda complessiva di oltre 84 miliardi di euro, la più alta mai registrata tra le emissioni di BTP Green. Rilevante è stata la partecipazione di investitori ESG (EnvironmentalSocial and Governance) che hanno sottoscritto oltre la metà del collocamento.

Complessivamente ai fund manager è stato allocato il 47,4% dell’emissione, mentre le banche ne hanno sottoscritto il 30,3%. Elevata è stata la partecipazione degli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo, che hanno acquistato il 15,8% dell’emissione (in particolare il 9,6% è stato allocato a fondi pensione e assicurazioni, il 6,2% a banche centrali ed istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato il 4% dell’ammontare complessivo mentre la quota residuale è stata sottoscritta da altri investitori.

La distribuzione geografica del titolo è stata estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di circa 35 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati circa il 76,9% dell’emissione, mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 23,1%.

Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in particolare la quota sottoscritta da investitori residenti nel Regno Unito (circa il 24,2%). Il resto del collocamento è stato allocato in larga parte in Europa continentale, ed in particolare in Francia (12,4%), nei paesi della penisola iberica (11,3%), nei Paesi Scandinavi (9,3%), in Germania, Austria e Svizzera (6,4%), in Grecia (4,9%), in Benelux (2%) e in altri paesi europei (1,3%). Al di fuori dell’Europa, gli investitori provenienti dagli Stati Uniti si sono aggiudicati circa il 2,7% dell’emissione. In Medio Oriente è stato allocato l’1,9%, mentre la restante quota è stata sottoscritta da investitori residenti in Asia.

BTP Green: le caratteristiche dei titoli di stato sostenibili

Connessi al mondo della finanza sostenibile, i Btp Green sono Titoli di Stato italiani i cui proventi sono destinati al finanziamento delle spese sostenute dallo Stato con positivo impatto ambientale per supportare la transizione ecologica del Paese.

I BTP Green sono titoli a medio-lungo termine e presentano le medesime caratteristiche degli altri Buoni del Tesoro Poliennali, garantiscono un reddito fisso stabilito dalla cedola, pagata semestralmente, ed il rimborso del valore nominale alla scadenza.

Tramite l’emissione di BTP Green, precisa il Mef, l’Italia si impegna a finanziare le spese statali a positivo impatto ambientale, selezionate mediante il supporto del Comitato Interministeriale (istituito con il DPCM del 9 ottobre 2020) e incluse nel bilancio dello Stato italiano. Esse includono le spese fiscali, le spese in conto capitale, le spese correnti e i trasferimenti a favore di soggetti esterni o interni alla pubblica amministrazione, nella misura in cui siano finanziate dalla fiscalità generale.

I titoli possono essere scambiati dagli investitori istituzionali sia sul mercato secondario regolamentato all’ingrosso (MTS), per operazioni non inferiori a 2 milioni di Euro, che su quelli non regolamentati, mentre, i risparmiatori individuali possono negoziare il titolo sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato), dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro, o sulle altre piattaforme di negoziazione, secondo il principio della best execution introdotto con la Mifid.