Economia

Dopo Brexit e Trump “rivolte populiste anche nel 2017”

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NEW YORK (WSI) – Il contesto economico per i mercati nel 2017 non può essere radicalmente diverso da quello che si è realizzato nel 2016. A dirlo il Gruppo Franklin Templeton Fixed Income.

“Anche se a livello globale, le politiche adottate dalle banche centrali rischiano di gettare una lunga ombra sui mercati a reddito fisso nel 2017, come hanno fatto quasi ininterrottamente da quando ha avuto inizio la crisi finanziaria globale, circa un decennio fa, noi pensiamo che ci sarà molto cambiamento rispetto al 2016”.

A dirlo è John W. Beck, vicepresidente senior, direttore di Fixed Income a Londra. Beck ha osservato come con le prossime elezioni presidenziali in Francia e Germania, potranno esserci altre rivolte populiste che saranno simili per gli investitori simili ai picchi di volatilità che hanno seguito il voto sulla Brexit nel Regno Unito e le elezioni presidenziali in America che hanno decretato la vittoria del tycoon repubblicano Donald Trump.

“Pensiamo che la Federal Reserve, la Bce e la Banca del Giappone (BOJ) saranno propensi a scegliere di rimanere indietro piuttosto che imbarcarsi in una stretta monetaria potenzialmente prematura  che potrebbe portare un debole recupero fuori rotta”

Beck ha anche sottolineato come la presidente della Fed, Janet Yellen ha dichiarato quanto sia necessario tollerare un più alto livello di inflazione al fine di compensare alcuni effetti deludenti della crescita.

“Il presidente della Bce Mario Draghi  ha indicato come improbabile una brusca fine del Quantitative easing  e la banca del Giappone ha promesso di voler continuare nell’allentamento monetario fino a quando l’inflazione non si stabilizzerà sopra il suo obiettivo del due per cento”.

Secondo il gruppo Franklin Templeton, nel 2017 il dollaro sarà sostenuto da un potenziale rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti, ma si attende che i Treasury Usa possano resistere relativamente bene ad una tale mossa dato i loro attuali rendimenti più elevati.

“Nonostante il generale buon andamento dei settori ad alto rendimento come il credito aziendale e il debito dei mercati emergenti durante il2016, tali settori potranno essere in grado di resistere ad un inasprimento della politica monetaria degli Stati Uniti”.