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Wealth management: siete pronti per gli investimenti Esg?

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L’industria del digital wealth e asset management è veramente pronta ad adottare gli Esg in tutte le sue declinazioni e potenzialità?
Una domanda fondamentale per tutto il settore, tenuto conto che proprio i fattori ambientali, sociali e di governance stanno guidando il cambiamento in corso e avranno un ruolo cruciale nella ripresa economica a causa della crisi innescata dalla pandemia, oltre all’importanza di stabilire una gestione efficiente del rischio.

La risposta arriva da un survey report elaborato da Objectway, leader nel software e servizi per il digital wealth e asset management, che sotto il titolo Are you ready for Esg offre una panoramica sugli investimenti sostenibili e responsabili.
Tre sono in estrema sintesi le conclusioni principali estratte dagli esperti: le società di investimento non sono ancora adeguatamente preparate per l’adozione di policy Esg, la richiesta dei clienti è il principale driver per gli investimenti Esg, e l’approccio “total portfolio” discriminerà i leader dai ritardatari in termini di rendimenti e coinvolgimento dei clienti.

Wealth management: i dettagli dello studio

Il report si basa sui risultati del questionario online che Objectway ha condotto a marzo 2021, a cui hanno risposto società britanniche ed europee di wealth e investment management.
Il campione degli opinion leader è composto per il 70% da piccole-medie imprese e per il 30% da grandi aziende. Il report ha esaminato il livello raggiunto in termini di integrazione Esg all’interno di un processo di investimento e gestione del rischio, e le sue implicazioni sull’esperienza digitale. La presentazione dei risultati è stata arricchita dal commento di Alberto Cuccu, amministratore delegato di Objectway International: “I risultati evidenziano come la domanda degli investitori sia il motore principale per i gestori patrimoniali per implementare investimenti sostenibili. Soddisfare queste preferenze è quindi un’occasione d’oro per interagire con i clienti”.
Ma quali sono le strade per raggiungere queste esigenze? “Un tale processo – spiega Cuccu – richiede un sistema di investimento end-to-end che tenga in considerazione fattori Esg e rischio, che l’87% degli intervistati ha dichiarato di non avere. Noi forniamo una soluzione in cui le analisi ex-ante di rischio e sostenibilità sono testate e validate da monitoraggi ex-post”. Il tutto tenendo conto della tolleranza al rischio e delle caratteristiche del cliente finale, nel pieno rispetto dei criteri di sostenibilità

Cosa dicono i numeri

Dalla survey emerge che i wealth manager sembrano non essere ancora adeguatamente preparati per l’adozione di policy Esg, con solo il 39% degli intervistati che ha già implementato una specifica policy, mentre il 22% non ha policy in essere e il 39% le sta sviluppando.
Secondo gli esperti di Objectway, i primi che completeranno l’integrazione Esg nelle loro strategie di investimento avranno quindi un vantaggio competitivo.
Questo vantaggio si rifletterà sia in termini di engagement del cliente che di maggiore efficienza e rendimenti più alti. Guardando il settore dal punto di vista degli investitori, gli Esg rappresentano un vero elemento di differenziazione tra i gestori.
Molti valuterebbero di lasciare il proprio wealth manager in base alla qualità dell’offerta di investimenti sostenibili e responsabili e al modo in cui viene proposta ed erogata.
Coerentemente, il 45% degli intervistati ha affermato che gli Esg sono adottati dalle società principalmente per soddisfare le richieste dei clienti, dimostrando che ora più che mai gli Esg sono in cima alle loro priorità. Alla domanda se il processo di investimento sia supportato da una piattaforma completamente integrata, solo il 7% ha risposto positivamente, mentre un notevole 87% ha dichiarato di non disporre di una soluzione di gestione del rischio integrata.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di aprile del magazine Wall Street Italia.