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Wall Street prende fiato, seduta negativa

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NEW YORK (WSI) – Wall Street prende fiato. Dopo i record di ieri, la Borsa americana ha archiviato la seduta odierna con tutti gli indici in negativo. Il Dow ha perso lo 0,21% a 15.452 punti, il Nasdaq fa -0,24% a 3.599 punti, mentre lo S&P ha segnato una flessione dello 0,39% a 1.676 punti. Torna lo spettro della Fed alla vigilia dell’importante appuntamento con il Beige Book e del rapporto sulla politica monetaria che Ben Bernanke presentera’ domani alla Camera.

Nel frattempo, i titoli di Stato americani proseguono poco mossi con il rendimento del bond decennale a 2,53% e quello del bond trentennale al 3,58%. Sui mercati valutari, l’euro avanza a 1,3145 dollari mentre il biglietto verde arretra a 99,18 yen.

Non aiutano le parole di Esther George, presidente della Federal Reserve di Kansas City nonche’ membro votante del Federal Open Market Committee. Nota per le sue posizioni ‘hawkish’, da falco, George ha detto che “e’ ora” di iniziare un aggiustamento del piano di acquisto di Treasury e bond ipotecari da parte della Federal Reserve. Lo ha riferito Fox Business. Per George e’ “appropriato” iniziare la riduzione del passo con cui la banca centrale americana acquista bond, attualmente pari a un valore di 85 miliardi di dollari al mese. Non appena le parole di George sono circolate, gli indici hanno toccato i minimi intraday. Ora stanno tentando di risollevarsi. E’ probabile che gli investitori restino in preda alla volatilita’ fino a domani, quando il governatore della Fed Ben Bernanke testimoniera’ al Congresso.

Materie prime in crescita, il dollaro si indebolisce nei confronti dell’euro. Sul versante macro, attenzione rivolta all’inflazione che nel mese di giugno è salita dello 0,5% su base mensile e +1,8% su base annua. Finora l’inflazione non è stata un problema per la Federal Reserve, che ha potuto continuare a portare avanti la politica monetaria espansiva, acquistando titoli legati ai mutui e Treasuries per un valore di $85 miliardi al mese. Tuttavia, la questione della riduzione del QE, sebbene Bernanke abbia tranquillizzato pochi giorni fa, permane e fa pensare, soprattutto se si considera che il tasso di inflazione ha registrato la crescita piĂą forte in quattro mesi, complice il rialzo dei prezzi della benzina. L’inflazione rimane comunque sotto controllo negli Stati Uniti.

Riflettori puntati anche sulla produzione industriale> di giugno, salita dello 0,3% mensile, in linea con le attese del mercato e in crescita rispetto alla performance invariata di maggio.

A maggio, intanto, secondo quanto rivelano i dati pubblicati oggi dal Dipartimento del Tesoro, i flussi netti di capitale a lungo termine investiti negli Stati Uniti hanno fatto registrare un saldo negativo di 45,8 miliardi di dollari.

In ambito societario, Coca-Cola ha registrato profitti deludenti citando l’andamento difficile delle vendite in Europa. Il titolo segna un calo -2% circa. Male anche Ford, dopo che Goldman Sachs ha rimosso il titolo dalla “conviction buy”, inserendo la rivale General Motors, che sale. Goldman ha comunque reiterato la valutazione “buy” su Ford.

Crescono oltre le attese gli utili di Goldman Sachs, che nel secondo trimestre raddoppiano; di fatto su base netta i profitti si sono attestati a $1,93 miliardi, o 3,70 per azione, contro i 962 milioni, o $1,78 per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Fatturato a $8,61 nel secondo trimestre. In media, gli analisti avevano previsto un attivo per azione di $2,88, stando ai dati di Bloomberg, a fronte di un giro d’affari di $7,972 miliardi.

Proprio ieri sono stati resi noti i risultati del colosso bancario Citigroup, che ha riportato utili trimestrali in balzo +42%, alimentando la fiducia sulle trimestrali degli Stati Uniti.

La stagione degli utili Usa “sembra essere iniziata piuttosto bene, e a questo punto abbiamo bisogno che i fondamentali sostengano i prezzi a cui i titoli sono saliti nel corso dell’ultimo anno”, ha commentato Keith Poore, responsabile della strategia degli investimenti presso AMP Capital Investors.

Il 73% circa delle societĂ  quotate sullo S&P che hanno pubblicato i conti ha battuto le stime degli analisti, stando alle rilevazione di Bloomberg. Tuttavia, secondo le proiezioni sempre di Bloomberg, gli utili delle societĂ  scambiate sullo S&P 500 sono aumentati lo scorso trimestre, in media, di appena +2%, in flessione rispetto al +8,7% stimato a dicembre.

All’interno della sfera valutaria, euro +0,15% a $1,3081. Il cambio dollaro yen si attesta a 99,66 (-0,19%), euro-franco svizzero -0,02% a 1,2388. Euro/yen -0,05% a JPY 130,38.

Sui mercati delle commodities, i futures sul petrolio +0,14% a 106,47 dollari al barile. Il prezzo dell’oro +0,05% a 1.284,10.

I CONTI DI GOLDMAN SONO DAVVERO SOLIDI?