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Wall Street piatta, calo spese consumi più forte da maggio

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New York – Wall Street prosegue ingessata, dopo la pubblicazione dell’indice Chicago Pmi, che a novembre ha riagguantato la soglia dei 50 punti, la linea di demarcazione tra fase di contrazione (valori al di sotto) e di espansione (valori al di sopra).

Lo S&P 500 chiude la settimana con un guadagno di +0,4%, terminando il mese di novembre in crescita +0,2%. Da segnalare che gli scambia viaggiano a un valore inferiore -15% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni, stando ai dati raccolti da Bloomberg.

Alla chiusura, in assoluta piatezza, il Dow Jones sale +0,03% a 13.025,58 punti; anche lo S&P 500 praticamente invariato con +0,02% a 1.416,18; Nasdaq -0,06% a 3.010,24.

Prima dell’inizio della sessione sono stati resi noti i dati relativi alle spese per consumi e redditi personali, che a ottobre si sono confermate inferiori alle stime. In rialzo il tasso di risparmio, che però rimane sui minimi degli ultimi cinque anni. I mercati si focalizzano soprattutto sul calo delle spese per consumi, che hanno registrato la peggiore performance da maggio, dopo +0,8% del mese scorso.

Si attendono novità anche dal fronte del fiscal cliff. Oggi il presidente americano Barack Obama volerà in Pennsylvania per altri incontri, e per promuovere la proposta di aumentare le tasse ai più ricchi, al fine di ridurre il deficit degli Stati Uniti.

Il presidente porterà avanti le trattative con i repubblicani del Congresso al fine di evitare il mix di incrementi di tasse e riduzioni di spese, che dovrebbe – in attesa di compromesso – entrare in vigore dall’inizio del 2013.

“Siamo ottimisti sul fatto che una soluzione sarà trovata – ha detto in una intervista a Bloomberg Louis de Fels, gestore dei fondi con sede a Parigi, presso Raymond James Asset Management International – ma gli Stati Uniti devono essere attenti al fatto che non arrivi troppo tardi. Per il rally di fine anno, tutto dipenderà proprio dalla soluzione del fiscal cliff”.

Tra i titoli VeriSign con un tonfo fino a -15%, è il titolo peggiore dello S&P 500. Male anche Yum!Brands, oltre -9%, dopo che la società ha reso noto di prevedere che le vendite comparate in Cina, su base trimestrale, scenderanno. In rialzo le quotazioni di MetroPCS Communications, 3,5% circa, dopo che la società Guggenheim Securities ha reso noto che l’operatore wireless potrebbe ricevere un’offerta di acquisto da parte di Sprint Nextel..

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, l’euro +0,23% a quota $1,3007, mentre dollaro/yen +0,50% a JPY 82,53. Euro/yen +0,74% a JPY 107,34.

Sul fronte delle commodities, commodities, i futures sul petrolio +0,60% a $88,60 al barile, mentre quotazioni oro -0,19% a $1.726,30 l’oncia.

Intanto sono sempre più i rumors i veri market mover dei mercati.

SPESE CONSUMI IN CALO CON I REDDITI CHE STAGNANO